"È colpa di Nahel" dice l'ideatore della raccolta fondi per il poliziotto che gli ha sparato

I vigili del fuoco usano una manichetta d'acqua su un autobus bruciato a Nanterre, fuori Parigi, Francia, 1 luglio 2023.
I vigili del fuoco usano una manichetta d'acqua su un autobus bruciato a Nanterre, fuori Parigi, Francia, 1 luglio 2023. Diritti d'autore AP Photo/Lewis Joly
Diritti d'autore AP Photo/Lewis Joly
Di Paul Larroque-Hoppenot & Alice Tidey
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

In un'intervista a Euronews, Jean Messiha addebita le colpe della tragedia al ragazzo, alla sua famiglia e al sistema giudiziario francese

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L'uccisione del diciassettenne Nahel da parte di un agente di polizia, che ha scatenato rivolte distruttive in tutta la Francia, dovrebbe essere imputata ai suoi genitori, al sistema giudiziario e alle sue stesse azioni, dice ain un'intervista a Euronews Jean Messiha, l'ideatore della la controversa campagna di crowdfunding per sostenere la famiglia dell'agente.

"Non obbedire alle forze dell'ordine innesca una serie di eventi che può finire in tragedia. In questo caso, Nahel si è suicidato. Niente di più, niente di meno"
Jean Messiha
Attivista

Colpa della vittima

responsabilità dei genitori, del sistema giudiziario e, in ultima analisi, di questo giovane", ha dichiarato Jean Messiha quando gli è stato chiesto a chi andasse attribuita la responsabilità della morte di Nahel.

"Non obbedire alle forze dell'ordine innesca una serie di eventi che può finire in tragedia. In questo caso, Nahel si è suicidato. Niente di più, niente di meno".

Nahel è morto il 26 giugno dopo essere stato colpito a bruciapelo mentre cercava di eludere un controllo stradale: non era in possesso della patente, che in Francia è possibile conseguire solo dai 18 anni in poi.

La sua uccisione ha sollevato preoccupazioni sul razzismo (Nahel aveva origini nordafricane, ma è cittadino francese) e sulla polizia. Scontri e rivolte sono avvenuti nelle banlieues i sobborghi poveri) delle città francesi, con decine di arresti e a danni stimati in oltre 100 milioni di euro.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito la morte di Nahel "inspiegabile e imperdonabile". L'agente, noto come Florian M., è stato arrestato e accusato di omicidio volontario.

La colletta criticata

La campagna di crowdfunding in favore dell'agenteè stata lanciata da Messiha, presidente dell'Institut Vivre Francais, che in passato ha lavorato con i candidati presidenziali di estrema destra Marine Le Pen ed Eric Zemmour.

Al momento ha raccolto oltre 1,5 milioni di euro contro i 350.000 euro della campagna a sostegno della famiglia di Nahel. La raccolta è stata criticata dai politici francesi di sinistra e GoFundMe, il portale che la ospita, è stato invitato a chiuderla.

"Uno slancio di generosità"

Alla domanda se avrebbe lanciato o meno una campagna per sostenere la famiglia di Nahel, Messiha ha risposto di no, sostenendo che Nahel era un "criminale plurirecidivo" e che la sua fedina penale pulita era dovuta a una "giustizia lassista".

A suo dire, la famiglia di Florian M. è "in enormi difficoltà perché l'agente è ora in prigione, i suoi stipendi sono stati sospesi e ha spese legali da pagare". Secondo Massiha la famiglia è stata presa di mira dai rivoltosi dopo che il loro indirizzo è stato divulgato e quindi deve sostenere altre spese par alloggiare altrove.

"Le cose si sommano molto velocemente e la famiglia del poliziotto può trovarsi rapidamente di fronte a un muro di debiti. Quindi, senza intaccare l'indagine, abbiamo deciso di sostenere la famiglia".

Pascal Nache, il procuratore di Nanterre incaricato dell'inchiesta, ha dichiarato la scorsa settimana che "le condizioni legali per l'uso dell'arma" contro Nahel "non erano soddisfatte".

Ma per Messiha l'indagine è appena iniziata e che le cose potrebbero essere "successivamente riclassificate". Ha inoltre accusato i pubblici ministeri francesi di essere "politicizzati" e Macron e il suo governo di aver "abbandonato" l'ufficiale "fin dall'inizio e a prescindere dagli elementi investigativi in suo possesso".

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