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Ue, approvato l'undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Quello appena approvato è l'undicesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia
Quello appena approvato è l'undicesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia Diritti d'autore Ramil Sitdikov/Photo host Agency RIA Novosti
Diritti d'autore Ramil Sitdikov/Photo host Agency RIA Novosti
Di Euronews
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Le nuove misure restrittive rafforzano i controlli sulle esportazioni e introducono un nuovo meccanismo per controllare le aziende non russe sospettate di aggirare i divieti

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I Paesi dell'Unione europea hanno approvato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, l'undicesimo dal febbraio 2022.

L'obiettivo principale del pacchetto è combattere l'aggiramento delle altre misure restrittive imposte finora.

Contro le triangolazioni

L'Ue è infatti sempre più preoccupata per un forte aumento delle esportazioni verso Paesi vicini alla Russia, come Armenia, Uzbekistan e Kazakistan, che poi riforniscono il mercato russo.

Le nuove sanzioni rafforzano quindi i controlli sulle esportazioni e introducono un nuovo meccanismo per controllare le aziende non russe sospettate di aggirare i divieti.

I dettagli specifici non sono ancora noti.

"Accolgo con favore l'accordo politico sul nostro 11esimo pacchetto di sanzioni", ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

''Infliggerà un ulteriore colpo alla macchina da guerra di Putin con restrizioni più forti all'esportazione, prendendo di mira le entità che sostengono il Cremlino. Il nostro strumento anti-elusione impedirà alla Russia di mettere le mani su merci sanzionate''.

L'accordo arriva poche ore dopo la decisione delle autorità ucraine di sospendere temporaneamente cinque compagnie di navigazione greche dall'elenco degli "sponsor internazionali della guerra".

Grecia e Ungheria avevano infatti bloccato per settimane l'adozione delle nuove sanzioni, proposte più di un mese fa, per protestare contro l'inclusione di alcune aziende del proprio Paese nella black list di Kiev, in cui al momento resta Otp Bank, la più grande banca commerciale ungherese.

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