Viaggio nel Pacifico centro-occidentale, dove si pesca più della metà del tonno a livello globale

In collaborazione con The European Commission
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Diritti d'autore Euronews
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Di Denis Loctier
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Circa la metà del tonno in commercio a livello globale viene pescato nel Pacifico centro-occidentale: le Isole Marshall hanno adottato una serie di iniziative per tutelare una risorsa economica fondamentale

Le Isole Marshall sono una piccola repubblica del Pacifico, a metà strada tra l'Australia e le Hawaii. Si trovano nell'Oceano Pacifico centro-occidentale, una zona in cui viene pescata la metà dei tonni messi in commercio a livello globale. L'atollo di Majuro, dove si trova la capitale delle Isole Marshall, è il porto di trasbordo di tonni più trafficato al mondo.

L'attività di pesca è costantemente monitorata dagli ispettori locali. La posta in gioco è alta: se gli stock di tonno dovessero esaurirsi, il Paese i suoi vicini del Pacifico perderebbero una risorsa naturale vitale e la chiave del loro attuale sviluppo.

Nelle Isole Marshall il tonno è molto più di un semplice pesce. È una parte fondamentale dell'economia e dello stile di vita locale. Ma ora i piccoli Stati insulari dell'Oceania si trovano di fronte a una domanda: qual è il futuro del tonno e delle popolazioni del Pacifico che fanno affidamento su di esso?

L'attività dei pescherecci che effettuano il trasbordo del pescato - congelato subito dopo la cattur - sulle navi che lo trasporteranno all'estero viene controllata dalle autorità locali. "Assegniamo a ogni nave un osservatore - dice Stephen Domenden, responsabile delle ispezioni -. In questo modo, durante il trasbordo, possiamo monitorare l'attività della nave e verificare il tonnellaggio a bordo. Tutti i pescherecci con reti a circuizione sono coperti al 100%. Quando saliamo a bordo parliamo con l'osservatore per verificare se è tutto a posto: documenti e tutto ciò che c'è a bordo".

Questa rigorosa supervisione aiuta a mantenere la pesca sostenibile, impedendo alle imbarcazioni di catturare più tonno di quanto consentito dalle loro licenze. È un compito difficile per un piccolo paese insulare, ma le nuove tecnologie lo rendono possibile. Il centro di monitoraggio di Majuro tiene traccia di ogni peschereccio, ricevendo i registri delle catture per via elettronica ancor prima che inizi il trasbordo.

"Per noi, ovviamente, è un importante mezzo di sostentamento economico, nonché parte della nostra tradizione e cultura. È il nostro giardino - dice Glen Joseph, direttore dell'Autorità per le risorse marine delle Isole Marshall -. Le Isole Marshall hanno poche risorse sulla terraferma, ma molte nell'oceano. È importante gestirle, sostenerle e mantenerle a un livello tale da garantire la salute dello stock".

Una gestione collettiva della pesca per ridurre l'incertezza economica

La vasta attività di pesca nel Pacifico centro-occidentale, che copre un quinto della superficie terrestre, è gestita in modo più sostenibile che in qualsiasi altra parte del mondo. Questo grazie alla raccolta di dati da parte dei pescherecci e ad attività come la marcatura dei tonni.

Le Isole Marshall e otto paesi limitrofi hanno concordato una gestione collettiva della pesca. Questo riduce l'incertezza economica causata dalla migrazione dei tonni nelle loro acque e aiuta i piccoli paesi a recuperare il controllo sulle loro risorse naturali.

Glen Joseph, direttore dell'Autorità per le risorse marine delle Isole Marshall
Glen Joseph, direttore dell'Autorità per le risorse marine delle Isole MarshallEuronews

"In passato non c'erano limiti. Si pagava l'accesso e si veniva a pescare: un pesce, mille pesci o un milione di pesci - dice Joseph -. Ma, imponendo un limite, tutto d'un tratto l'onere è a carico dei pescatori: devono gestirsi all'interno della quota che abbiamo imposto. Questo aumenta le entrate e integra la costruzione di strade, ospedali, scuole, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo economico delle isole".

Le tasse sulla pesca rappresentano la metà delle entrate delle Isole Marshall, il 70% delle Kiribati e l'80% delle Tokelau. Ma il trasbordo aggiunge poco valore a terra, motivo per cui le Isole Marshall investono in nuove attività. Parte del tonno congelato viene prelavorato a Majuro prima di essere spedito ai conservifici.

I pescherecci scaricano grandi quantità di tonno refrigerato. Si tratta di pesce freschissimo, lavorato per essere spedito in giornata per via aerea negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone. Nell'impianto di lavorazione della Marshall Islands Fishing Venture, ogni pesce viene classificato in base alle dimensioni e alla qualità. Il tonno di prima scelta viene tagliato in filetti.

Un sistema computerizzato traccia ogni pezzo di pesce fino al peschereccio in cui è stato pescato. Per la filettatura del pesce vengono impiegati lavoratori locali e stranieri provenienti da Filippine, Cina e altri paesi.

Le Isole Marshall sono incluse nel progetto FISH4ACP, co-finanziato dall'UE, che migliora ogni fase della catena del valore del tonno. Il settore mira a soddisfare gli standard richiesti per entrare nel mercato europeo, compensando l'instabilità dei prezzi del pesce nella regione d'origine. "I prezzi stanno scendendo, sono molto bassi in tutte le aree - dice Lin Huihe, direttore generale di Marshall Islands Fishing Venture -. Quindi abbiamo bisogno di più mercati, come quello dell'Ue".

I rischi legati al cambiamento climatico

I piccoli Stati insulari del Pacifico hanno lavorato duramente per salvaguardare la salute degli stock di tonno, la loro ancora di salvezza economica. Ma i loro sforzi possono essere compromessi da qualcosa che sfugge al loro controllo: gli effetti a lungo termine del cambiamento climatico.

Nonostante le loro emissioni di CO2 siano basse, gli abitanti delle isole del Pacifico sono molto vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico. L'innalzamento del livello del mare provoca l'erosione delle coste e inondazioni. Inoltre gli eventi meteorologici estremi sono sempre più frequenti.

Anche la vita sotto la superficie dell'oceano ne risente. Lo sbiancamento delle barriere coralline danneggia gli ecosistemi marini. Le Isole Marshall stanno creando aree protette per aiutare le specie locali ad adattarsi e a sopravvivere. Cresce anche la preoccupazione che i cambiamenti climatici possano spingere i tonni fuori dalle acque nazionali, in alto mare, dove la pesca incontrollata non offrirebbe alcun beneficio agli Stati insulari.

Bryant J. Zebedy, responsabile della rete delle aree protette delle Isole Marshall
Bryant J. Zebedy, responsabile della rete delle aree protette delle Isole MarshallEuronews

"Con gli effetti del cambiamento climatico, c'è la possibilità che i tonni migrino - dice Bryant J. Zebedy, responsabile della rete delle aree protette delle Isole Marshall -. Se dovesse succedere l'attività ne risentirebbe. Speriamo che non accada". Con l'aumento delle emissioni di CO2 le catture di tonno negli Stati insulari del Pacifico potrebbero diminuire del 20% entro il 2050, mettendo a rischio l'economia degli Stati.

"Ovviamente sarebbe un disastro - dice Joseph -. Sebbene il buon lavoro svolto finora ci abbia permesso di raggiungere il livello di benefici che stiamo ottenendo, temiamo che l'impatto del cambiamento climatico possa distruggere tutto questo".

Journalist • Denis Loctier

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