"Fuori il denaro sporco di petrolio": proteste alla conferenza di Londra sui combustibili fossili

Un agente di polizia parla con l'attivista svedese per il clima Greta Thunberg.
Un agente di polizia parla con l'attivista svedese per il clima Greta Thunberg. Diritti d'autore HENRY NICHOLLS / AFP
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Di Lottie Limb
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Gli "Oscar del petrolio": cos'è l'Energy Intelligence Forum e perché gli attivisti di Fossil Free London, appoggiati anche da Greta Thunberg, stanno cercando di boicottarlo?

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Greta Thunberg è stata accusata dalla polizia britannica, dopo essere stata arrestata a Londra mentre protestava contro la conferenza dell'industria petrolifera.

L'attivista svedese per il clima è stata arrestata mentre manifestava, con centinaia di altri manifestanti, davanti all'Energy Intelligence Forum, all'hotel InterContinental London Park Lane, a Mayfair.

I dirigenti delle maggiori compagnie petrolifere e del gas del mondo si sono riuntiti all'evento - precedentemente noto come "Oil and Money conference" - dal 17 al 19 ottobre, insieme a finanzieri e ministri del Regno Unito.

"L'élite della conferenza sul petrolio e il denaro non ha intenzione di fare alcuna transizione ecologica", ha detto Greta Thunberg, in una conferenza stampa.
"Il loro piano è di continuare questa ondata distruttiva di profitti. Ecco perché dobbiamo agire direttamente".

Greta Thunberg è accusata di aver violato l'ordine della Sezione 14, che la polizia aveva messo in atto fuori dall'hotel.
In totale sono stati arrestati 27 manifestanti e 26 sono stati incriminati, ha dichiarato la Metropolitan Police.

"Arresti come questi non ci scoraggeranno. Il nostro diritto di protestare è solo nostro, non ci viene dato dal governo", ha detto Nuri Syed Corser, l'organizzatore di Fossil Free London che organizza la campagna "Oily Money Out".

Greta Thunberg è stata rilasciata su cauzione e il processo è fissato per il 15 novembre.

Cos'è l'Energy Intelligence Forum?

Fino al 2019, l'evento è stato chiamato in modo più trasparente "Oil & Money conference". Gli attivisti per il clima dicono che rimane in assoluto "l'Oscar del petrolio" e protestano contro l'approccio "business-as-usual" dell'industria petrolifera.

Già in passato, la conferenza aveva attirato l'attenzione degli attivisti per il clima. Ma la protesta dell'edizione 2023 è ancora più determinata.

Dal 1980, la conferenza riunisce i leader del mondo del petrolio, del gas, della politica e della finanza per fare lobby e discutere le sfide del settore energetico.
È ospitata da Energy Intelligence, fornitore di notizie, dati e analisi sull'energia.

Sotto pressione nel 2019 - dopo il ritiro dello sponsor di lunga data, il "New York Times", che ha dichiarato che l'argomento dell'evento "ci dà motivo di preoccupazione" - il summit è stato ribattezzato "Energy Intelligence Forum".

Proteste ecologiste a Londra.
Proteste ecologiste a Londra.Fossil Free London

"L'industria energetica sta cambiando e, poiché il nostro programma di conferenze si è evoluto negli ultimi anni per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della transizione energetica, abbiamo ritenuto che la nostra conferenza avesse bisogno di una nuova identità e di un nuovo mandato", ha dichiarato Energy Intelligence, organizzatore della conferenza.

L'evento di quest'anno promette "una conversazione franca intorno alla domanda centrale: come può un mondo diviso alimentare il pianeta in modo affidabile, economico e pulito?".

Tra i relatori figurano i capi di alcune grandi multinazionali dei combustibili fossili, tra cui Claudio Descalzi, Amministratore Delegato del colosso petrolifero italiano Eni, Amin Nasser, Presidente e Amministratore Delegato di Saudi Aramco, uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo, e Anders Opedal, Presidente e Amministratore Delegato di Equinor, che sta dietro al controverso sviluppo del giacimento di Rosebank, nel Regno Unito.

Interverranno anche Graham Stuart, ministro britannico per la Sicurezza Energetica e la Rete Zero, e Charles Hendry, ex ministro dell'Energia e del Cambiamento Climatico del Regno Unito.

Fino a poco tempo fa, anche il presidente della COP28 e Amministratore Delegato della Compagnia petrolifera nazionale di Abu Dhabi (ADNOC), Sultan Al Jaber, figurava nell'elenco dei relatori. Ma ora sembra che sia stato eliminato dalla lista.

La presidenza della COP28 si è ritirata dalla conferenza di Londra?

Gli attivisti per il clima rivendicano la vittoria per l'apparente ritiro di Al Jaber dalla conferenza, un aspetto dell'Energy Intelligence Forum che li preoccupava particolarmente.

"È al di là della satira che un Amministratore Delegato del settore petrolifero sia stato nominato capo del vertice globale sul clima, la principale opportunità per i Paesi di riunirsi e fare qualcosa per il clima viene sprecata ogni anno, a causa dell'influenza dell'industria dei combustibili fossili".

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"Tuttavia, abbiamo ricevuto una grande notizia: Al Jaber sembra scappare, spaventato dalla nostra protesta. A quanto pare non può affrontare questo tipo di responsabilità, proprio prima della sua uscita sul palco della COP28", esultano gli attivisti di Fossil Free London. 

In che modo gli attivisti stanno protestando contro l'Energy Intelligence Forum?

Nell'ambito della campagna "Oily Money Out", gli attivisti per il clima hanno programmato tre giorni di proteste intorno alla conferenza.

Attivisti di spicco si sono uniti alla prima manifestazione, martedì 17 ottobre, al mattino, davanti al lussuoso hotel InterContinental.

Gli attivisti di Greenpeace si sono calati dal tetto dell'hotel per srotolare uno striscione che recitava: "Fate pagare le grandi compagnie petrolifere".

Mercoledì 18 si è tenuta un'altra protesta di un'intera giornata contro l'estrazione di petrolio a Rosebank, organizzata per disturbare l'Amministratore Delegato di Equinor Opedal, con musica e discorsi di attivisti.

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Giovedì 19, infine, i manifestanti scenderanno in strada, da Marble Arch a Wellington Arch, nell'ambito di un "Festival della Resistenza" pubblico, per chiedere la fine di nuove estrazioni di petrolio e gas.

Lo striscione di Greenpeace: "Fate pagare le grandi compagnie petrolifere". (Londra, 17.10.2023)
Lo striscione di Greenpeace: "Fate pagare le grandi compagnie petrolifere". (Londra, 17.10.2023)HENRY NICHOLLS/AFP

Gli organizzatori dicono di aspettarsi la partecipazione di almeno qualche centinaio di persone, con decine di gruppi per il clima, provenienti da tutta Europa, che si recheranno a Londra: StopEacop da Parigi, Fridays for Future dalla Svezia e XR da Bruxelles.

Altre proteste, per ora, sono state tenute segrete, indica Fossil Free London.
Gli organizzatori delle proteste hanno anche previsto un ampio programma di formazione e workshop nei tre giorni precedenti l'evento, dal 14 al 16 ottobre.
Le attività comprendono l'apprendimento di canti di protesta, conferenze di Fuel Poverty Action, BP or Not BP, Stay Grounded e Climate in Colour, e persino una passeggiata di birdwatching con il Feminist Bird Club.

Chi è Fossil Free London?

Fossil Free London "interrompe l'industria petrolifera quando si riunisce nella nostra città, e questo è un momento importante per farlo", spiega uno degli attivisti.

Nel tentativo di rendere Londra il più inospitale possibile per l'industria dei combustibili fossili, il gruppo ha intrapreso, negli ultimi mesi e anni, una serie di azioni dirette e proteste clamorose e spettacolari.

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Nell'ambito della campagna "Shut Down Shell", gli attivisti hanno interrotto l'assemblea generale della società Shell a maggio, cercando di prendere d'assalto il palco davanti agli azionisti.
A giugno, gli attivisti hanno picchettato la sede centrale della Shell, ogni mattina dei giorni feriali.

L'obiettivo di "Oily Money Out" è quello di responsabilizzare l'industria petrolifera.

Anche le Guardie del Re nel mirino, per la loro partecipazione alla conferenza di Londra.
Anche le Guardie del Re nel mirino, per la loro partecipazione alla conferenza di Londra.Fossil Free London

"La conferenza Oil and Money è l'Oscar del petrolio: c'è anche una cerimonia di premiazione ogni anno, che in passato è stata vinta dall'ex CEO di Shell, Ben van Beurden [Energy Executive of the Year, 2019]", raccontano gli attivisti.

"Dobbiamo far uscire i loro soldi sporchi di petrolio, e cominciamo scendendo in piazza e facendo capire molto chiaramente, a loro e a tutta la popolazione, che non sono i benvenuti e che il business-as-usual deve cambiare".

La risposta di Energy Intelligence

In risposta a una richiesta di commento, Energy Intelligence ha dichiarato:
"Coinvolgiamo tutte le parti in causa in questo dibattito, poiché crediamo che il dialogo inclusivo sia l'unico modo per risolvere le difficili questioni legate alla reinvenzione del sistema energetico mondiale.
Ci impegniamo a riunire le parti interessate al sistema energetico - governi, aziende, finanza, società civile e mondo accademico - per discutere la strada migliore da percorrere per il mondo.
Siamo consapevoli dei piani di protesta e la necessità di un dialogo inclusivo è proprio il motivo per cui ospitiamo questo evento. La sicurezza di tutti coloro che partecipano al Forum è sempre la nostra massima priorità.

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Fossil Free London sottolinea, infine, che i biglietti per la conferenza costano più di 3.600 sterline (4.000 euro).
Non esattamente per tutti.

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