La "fattoria" spagnola dei polpi: proteste e critiche ancor prima della costruzione, alle Canarie

Protesta degli animalisti davanti al Ministero dell'Agricoltura. (Madrid, 21.5.2023)
Protesta degli animalisti davanti al Ministero dell'Agricoltura. (Madrid, 21.5.2023) Diritti d'autore AP Photo/Paul White
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Di Angela SymonsEdizione italiana: Cristiano Tassinari Agenzie:  APTN
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Il futuro allevamento di tre milioni di polpi, tutti insieme in apposite "piscine", è criticato da ambientalisti e scienziati, perché la loro presenza in cattività creerà danni agli stessi polpi e all'ecosistema delle Canarie. Ma la multinazionale Nueva Pescanova dice che è tutto in regola

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Povero "Octopus": un animale forte e indipendente, al quale - soprattutto nell'accezione di "piovra" - hanno persino dedicato titoli di film (James Bond, ad esempio) e di sceneggiati tv. Ma ora rischia di essere "imprigionato" in... gabbie dorate.

Ma c'è chi dice "no". 

In aiuto della piovra...e del polpo

Una grande protesta ambientalista, da parte degli attivisti dei diritti degli animali, si è tenuta domenica 21 maggio a Madrid (Spagna), contro la costruzione di un nuovo discusso allevamento, che conterrà oltre tre milioni di polpi.
Un termine, "polpo", che fa perdere un po' di nobilità alla "piovra".
Anche se si tratta, in tutto e per tutto, dello stesso animale. Cambia solo il nome.

Alla protesta di Madrid, organizzata da diverse associazioni animaliste davanti al Ministero spagnolo dell'Agricoltura, si sono presentate alcune centinaia di persone.

Gli animalisti affermano che, in Spagna come nel resto dell'Unione europea, non esistono ancora leggi che garantiscano il benessere degli animali in cattività.

Il nuovo allevamento punta ad allevare polpi in cattività su larga scala.
La sua costruzione è prevista per il prossimo anno nelle Isole Canarie, noto arcipelago spagnolo nell'Oceano Atlantico, grande meta turistica per tutti i 12 mesi dell'anno.

Dopo che all'inizio del 2023 sono trapelati i primi dettagli del progetto, molti scienziati lo hanno definito "crudele".

Perché i manifestanti si stanno mobilitando contro l'allevamento di polpi?

Il progetto prevede di confinare tre milioni di polpi nelle apposite "piscine".
Contro la loro natura.
Nel loro habitat naturale, infatti, queste creature sono predatori solitari.

E la convivenza, ribadiscono molti esperti, provocherebbe "alta mortalità, cannibalismo e automutilazione".

APTN
Come dicono gli esperti, attenti ai polpi "hungry and angry" (affamati e arrabbiati).APTN

"È come imprigionare molte tigri tutte insieme", spiega Jaime Posada, portavoce della protesta animalista, con un paragone che rende bene il pericolo.
"Si mangeranno l'un l'altro e tenteranno anche di scappare, perchè hanno una grande intelligenza e capacità. Possiamo definire i polpi animali d'azione."

Attenti ai polpi "hungry and angry".
Vale a dire: quando sono affamati e arrabbiati.
Un gruppo di studiosi del comportamento dei polpi

Cosa risponde la multinazionale?

La multinazionale spagnola Nueva Pescanova, l'azienda ittica che promuove questo allevamento, è certa - dati scientifici alla mano - che i polpi cresciuti in cattività si comporteranno diversamente da quelli in natura.

Dal 2018, l'azienda ha condotto un progetto-pilota in una struttura di ricerca nel nord della Spagna, dove è riuscita ad allevare cinque generazioni di polpi nati in cattività.

"Non è possibile allevare alcuna specie animale nell'Unione europea senza rispettare le loro condizioni di benessere", commenta Roberto Romero, Direttore dell'acquacoltura di Nueva Pescanova.
"Questa è la regola, e il nostro gruppo non fa altro che rispettare le linee guida e le normative".

Per saperne di più: Perchè non è etico né funzionale allevare polpi?

La domanda di polpo è in aumento

Poiché la domanda di consumo di polpi è in forte aumento, l'allevamento di polpi è considerato un primo passo per garantire una produzione alimentare sostenibile.

Tuttavia, oltre a nutrire preoccupazioni per il benessere degli animali, gli attivisti affermano che questa "fattoria dei polp****i" potrebbero danneggiare gli ecosistemi locali.

Il polpo è un alimento base della dieta mediterranea, particolarmente popolare in Spagna e in Italia, sebbene entrambi i Paesi importino la maggior parte del polpo che consumano.

Nonostante il documentario di successo di Netflix, "My Octopus Teacher", diffonda la consapevolezza dell'intelligenza delle creature, la domanda globale di questa prelibatezza del mare è aumentata negli ultimi anni.

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Basti pensare che gli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 23% delle importazioni e la Cina un incremento del 73%, tra il 2016 e il 2018: sono dati (preoccupanti) forniti dalla FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura.

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