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Venezia, come è andato il primo giorno con il biglietto d'ingresso: proteste e lamentele

Circa 300 persone hanno manifestato a Venezia ritenendo il biglietto d'ingresso per i turisti insufficiente a risolvere i problemi della città
Circa 300 persone hanno manifestato a Venezia ritenendo il biglietto d'ingresso per i turisti insufficiente a risolvere i problemi della città Diritti d'autore Luca Bruno/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Gabriele Barbati
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Nel primo giorno con il biglietto d'entrata, Venezia ha ricevuto circa 100mila visitatori. Ha pagato uno su dieci. Ma anche chi era esentato ha fatto le code ai varchi. Proteste contro il turismo di massa e le case disabitate per B&B e affitti brevi

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Centinaia di veneziani hanno protestato giovedì contro la nuova “tassa d'ingresso” introdotta per i turisti, ritenendola insufficiente a risolvere i problemi della città. 

Tramite il biglietto da 5 euro applicato a quanti visitano Venezia solo per poche ore, senza dunque contribuire davvero all'economia locale, che ha debuttato giovedì 25 aprile, le autorità ritengono di potere limitare il sovrafollamento della città.

Proteste a Venezia: il biglietto non basta, "dare le case alla gente"

“Possiamo salvare Venezia solo dando case ai residenti e ripopolandola. Il biglietto può arginare il turismo dei turisti giornalieri, ma non influisce affatto sui flussi più consistenti che arrivano dall'Oriente, dalla Cina, dagli Stati Uniti. Non cambierà assolutamente nulla” lamenta Anna Ippolito, una residente di Venezia.

I manifestanti, qualche centinaio arrivato anche a contatto con gli agenti, sostengono che ciò di cui c'è veramente bisogno è lo sviluppo di alloggi e servizi pubblici e il contenimento della diffusione "incontrollabile" dei servizi di Bed and breakfast.

Il biglietto da 5 euro sarà obbligatorio nei giorni di picco del turismo giornaliero, stimato dal Comune in 29 giorni totali nel 2024 durante cui sarà in vigore la sperimentazione.

 "Oggi spendiamo più soldi di quanti ne incassiamo, questo è un modo per far capire che bisogna cambiare e quindi diluire le visite alla città evitando gli intasamenti" ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

"C'è qualche protesta? Va bene la accettiamo è legittima, spero solo che serva a migliorare" ha aggiunto il sindaco.

Venezia, come hanno reagito i turisti al voucher d'entrata

Per il primo giorno della sperimentazione del biglietto di accesso in città, il Comune ha schierato numerosi addetti alle verifiche e personale della polizia municipale per spiegare ai visitatoriil percorso e le modalità per entrare in città, specialmente ai varchi davanti alla stazione ferroviaria di Santa Lucia.

Il biglietto necessario tra le  8.30 e le 16 era disponibile su una app in forma di codice QR, tanto per chi doveva pagare tanto per chi era esentato ma doveva comunque esibire un voucher gratuito.

I turisti stranieri si sono detti più o meno soddisfatti della misura. Chi alloggia almeno una notte in albergo non deve pagare nulla, versando già una tassa di soggiorno inclusa nelle tariffe. 

L'hanno presa meno bene i vacanzieri da fuori città o regione, che hanno criticato il fatto di doversi comunque registrare on line oppure il principio di pagare per visitare una città.

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