Al primo turno il 23 marzo scorso, a sorpresa Ivan Korčok è risultato in vantaggio con il 42,51 per cento delle preferenze, contro il 37,02 per cento del suo avversario Peter Pellegrini. Seggi aperti fino alle 22
Ivan Korčok da una parte e Peter Pellegrini dall'altra, ex ministro degli Esteri e diplomatico di lungo corso il primo, leader del partito di governo Hlas (Voce) guidato dal premier slovacco Robert Fico il secondo.
Seggi aperti fino alle 22 di sabato in Slovacchia per scegliere il prossimo presidente tra il candidato liberale ed europeista e il populista filo-russo nel secondo turno delle elezioni presidenziali.
Al primo turno Korčok davanti a Pellegrini
Al primo turno del 23 marzo scorso, Korčok, sostenuto dall’opposizione, ha ottenuto un vantaggio del 42,51 per cento contro il 37,02 per cento di Pellegrini. Entrambi erano però ben lontani dalla maggioranza assoluta richiesta del 50 per cento +1 per poter vincere le elezioni.
A Bratislava, dove l'affluenza alle urne è stata superiore alla media del 61 per cento, Korčok ha ottenuto oltre 140mila voti. E nel centro storico, in particolare, il sostegno alla sua candidatura ha superato il 70 per cento.
Il leader del partito di governo Hlas è risultato invece vincitore nella Slovacchia nord-orientale e a Kysuce, dove ha ottenuto il 60 per cento delle preferenze.
I rapporto della Slovacchia con Russia, Europa e Ucraina
Una presidenza di Pellegrini metterebbe in dubbio la sovranità dell’Ucraina e non chiuderebbe completamente a Vladimir Putin: insieme a Viktor Orbán il premier slovacco Robert Fico è tra i leader più favorevoli alla Russia nell'Europa orientale, ma non agli aiuti militari a Kiev.
La guida di Korčok, candidato indipendente, sarebbe più in linea con quella dell’uscente Zuzana Čaputová, attivista per i diritti umani e ferma sulle posizioni pro-Ucraina.