In Europa 821 reti criminali pericolose: l'86% può penetrare l'economia legale

La direttrice esecutiva dell'Europol, Catherine De Bolle, a una conferenza stampa per presentare il rapporto dell'Europol sulle reti criminali più minacciose dell'Ue
La direttrice esecutiva dell'Europol, Catherine De Bolle, a una conferenza stampa per presentare il rapporto dell'Europol sulle reti criminali più minacciose dell'Ue Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Ilaria Cicinelli
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Secondo il nuovo rapporto dell'Europol sono 821 le reti criminali pericolose in Europa. Il 70% è impegnato nella corruzione per facilitare l'attività criminale e l'86% può nascondersi penetrando nell'economia legale. In Italia la maggior parte delle reti coinvolte nei reati ambientali

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Le reti criminali nell'Unione Europea stanno penetrando nelle attività legali in tutti i 27 Stati membri. Queste organizzazioni si affidano pesantemente alla corruzione per sviluppare le loro attività.

È questo il quadro desolante che emerge da “Decodificazione delle reti criminali più minacciose dell'Ue”, un rapporto pubblicato venerdì dall' Europol, l'Agenzia anticrimine dell'Ue.

Il 70 per cento delle reti criminali coinvolto nella corruzione in tutta Europa

Secondo l'agenzia, l'86 per cento delle reti criminali più minacciose è in grado di infiltrarsi nell'economia legale per nascondere le proprie attività e riciclare i soldi ricavati illegalmente. 

Tutti gli Stati membri dell'Ue e 17 paesi partner di Europol hanno fornito dati per identificare le reti criminali più pericolose in Europa. Ciò ha prodotto un set di dati unico di 821 reti criminali ad alto rischio, con ampie informazioni su tutti gli aspetti che le descrivono e aiutano a valutarne la minaccia.

Di queste 821 reti 113 si occupano del traffico di cocaina. Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna sono i principali Paesi di attività. Sono invece 48 le organizzazioni impegnate nel traffico di migranti.

"Queste 821 reti criminali più pericolose e i loro 25mila membri commettono reati a scopo di lucro e sono in grado di operare in più Paesi contemporaneamente. Sono attive in diverse aree criminali, dal traffico di droga alle frodi, ai reati contro la proprietà, al traffico di migranti o alla tratta di esseri umani. La metà di loro è coinvolta nel traffico di droga",  afferma Catherine De Bolle, direttrice esecutiva di Europol.

"Sappiamo chi sono, come sono organizzate, in che attività criminali sono impegnate, come e dove agiscono, con chi operano, con quali altre reti competono e quali contromisure usano contro le autorità giudiziarie e la polizia", ha aggiunto De Bolle.

Oltre il 70 per cento delle reti è coinvolto nella corruzione per facilitare l'attività criminale, ostacolare l'applicazione della legge o i procedimenti giudiziari. Il 68 per cento delle reti utilizza la violenza e l'intimidazione come caratteristica intrinseca del proprio modus operandi.

Il 50 per cento delle organizzazioni criminali è coinvolto nel traffico di droga e per il 36 per cento di queste è l'attività principale. 

Europol ha dichiarato che i dati saranno condivisi con le forze dell'ordine nell'Ue.

La polizia nazionale spagnola ha dichiarato venerdì di aver smantellato, in collaborazione con Europol, un'organizzazione criminale specializzata nel traffico di droga dalla Spagna alla Francia.

Dall'Italia maggior parte delle reti criminali coinvolte in reati ambientali

Nel rapporto emerge come la maggior parte delle reti criminali coinvolte in reati legati ai rifiuti e all'inquinamento partono dall'Italia. Di solito si tratta di "reti criminali o policriminali di tipo mafioso, operanti in Italia, Paesi Bassi e Spagna".

In particolare vengono identificate quattro reti specializzate in questo tipo di crimini e altre tre coinvolte in crimini contro la fauna selvatica, in questo caso come unica attività criminale.

Altre dodici reti, la cui attività principale risulta il traffico di stupefacenti, annoverano tra le loro attività anche crimini legati all'ambiente.

L'Italia figura anche tra i Paesi più colpiti dalle organizzazioni criminali che commettono furti, insieme a Francia, Malta, Portogallo e Spagna. Croati, georgiani, italiani e romeni sono i principali attori all'intero delle reti dedite al furto.

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