Scandalo di corruzione al Parlamento europeo: Giorgi presenta un audio "rubato" all'ispettore

L'exdeputato al Parlamento europeo Pier Antonio Panzeri è considerato la figura chiave del caso
L'exdeputato al Parlamento europeo Pier Antonio Panzeri è considerato la figura chiave del caso Diritti d'autore © European Union 2018 - Source : EP/ European Union 2018 - Source : EP
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Di Mared Gwyn JonesMaria Psara
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Un audio presentato da Francesco Giorgi, uno degli imputati nel caso, potrebbe cambiare le sorti del processo per lo scandalo di corruzione scoppiato al Parlamento europeo nel 2023

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L'ex assistente parlamentare e compagno dell'ex vice-presidente dell'Eurocamera Eva Kaili, anch'essa indagata nella vicenda ha registrato di nascosto una conversazione con l'alto funzionario di polizia belga Ceferino Alvarez Rodriguez, quando quest'ultimo ha visitato l'appartamento di Giorgi nel maggio dello scorso anno.

"Non crediamo a nulla di quello che dice Panzeri"
Ceferino Alvarez Rodriguez
Ispettore della poliza belga

Nella registrazione, ottenuta da Euronews, Alvarez Rodriguez accusa di mentire l'ex europarlamentare eletto con il Partito democratico Pier Antonio Panzeri, figura centrale del caso che aveva raggiunto un accordo con le autorità belghe per rivelare quanto sapeva.

"Non crediamo a nulla di quello che dice", si legge in una trascrizione della conversazione, "Sappiamo benissimo che ci sta prendendo in giro, lo sappiamo. Ma la verità verrà a galla. E lui si prenderà la responsabilità perché so che ci sta mentendo".

La conversazione è in francese ed è stata registrata sul telefono di Giorgi: sarebbe avvenuta il 3 maggio del 2023, quando l'investigatore ha restituito a Giorgi il telefono, che era stato sequestrato durante l'udienza del 27 aprile, pochi giorni prima.

Tra le altre affermazioni di Alvarez Rodriguez, ci sono critiche alla magistratura belga.

"Non ho fiducia nella megistratura, perché la giustizia è controllata dai politici. Non ho fiducia nella politica, non ho fiducia nell'Unione europea e non ho fiducia nei funzionari dell'Ue. Nessuna. E più il tempo passa, tanto più mi dà ragione".

Un processo complicato

Alvarez Rodriguez ha lavorato a stretto contatto con l'ex giudice del caso, Michel Claise, costretto a dimettersi lo scorso giugno in seguito alle accuse di conflitto di interessi nel caso: suo figlioera infatti socio in affari del figlio di Maria Arena, un'eurodeputata socialista belga coinvolta nello scandalo ma non formalmente accusata.

Secondo l'ufficio del procuratore, Claise si è dimesso "per una questione di cautela" e per "mantenere la necessaria separazione tra la vita privata e familiare e le responsabilità professionali".

La conversazione, che il team legale di Giorgi ha chiesto di considerare come nuova prova legale nel caso, mina ulteriormente la credibilità della pubblica accusa, in un'inchiesta che alcuni media hanno già ribattezzato "Belgium-gate"

La trascrizione della conversazione è uno dei tre file che gli avvocati di Giorgi hanno presentato come nuove prove nell'indagine, secondo un documento visionato da Euronews, che comprende anche la registrazione originale, in formato video, e un video sottotitolato.

Sia Giorgi che Panzeri hanno ammesso di aver avuto un ruolo nel sistema corruttivo per cui alcuni eurodeputati difendevano gli interessi di Paesi stranieri come Marocco, Qatar e Mauritania. Oltre a loro, sei persone restano coinvolte nell'inchiesta: Eva Kaili, gli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella e Niccolò Figà-Talamanca, responsabile della ong No Peace Without Justice. Tutti sono stati rilasciati in attesa del processo.

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