Guerra in Ucraina: il Tribunale dell'Aia emette mandati d'arresto per due comandanti russi

Esterno della Corte penale internazionale, L'Aia, Olanda, 31 marzo 2021
Esterno della Corte penale internazionale, L'Aia, Olanda, 31 marzo 2021 Diritti d'autore Peter Dejong/Copyright 2020 The AP. All rights reserved
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Di Ilaria Cicinelli
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Il Tribunale dell'Aia ha emesso mandati d'arresto per due comandanti militari russi. Sono accusati di crimini contro l'umanità e di essere coinvolti negli attacchi missilistici contro le infrastrutture elettriche dell'Ucraina. Per la Corte il danno ai civili supera il vantaggio militare

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La Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso dei mandati di arresto per due alti comandanti militari russi. Si tratta dell'ammiraglio Viktor Sokolov, già comandante della flotta del Mar Nero, e di Sergey Kobylash, comandante dell'aviazione a lungo raggio delle forze armate russe.

Le accuse per gli attacchi alle infrastrutture elettriche dell'Ucraina

I due militari sono entrambi accusati di essere coinvolti in attacchi missilistici contro le infrastrutture elettriche dell'Ucraina e di crimini contro l'umanità. La Corte ha dichiarato di avere diversi motivi per ritenere che gli attacchi fossero diretti contro oggetti civili e che il danno ai civili fosse superiore al vantaggio militare.

Secondo quanto dichiarato dal Tribunale dopo aver esaminato le prove presentate dai pubblici ministeri i giudici hanno affermato di avere "ragionevoli motivi per credere" che i due uomini siano responsabili di "attacchi missilistici effettuati dalle forze sotto il loro comando contro l'infrastruttura elettrica ucraina" in diverse località del Paese, dal 10 ottobre 2022 fino almeno al 9 marzo 2023.

L'Ucraina non è firmataria della Corte, ma le ha concesso la giurisdizione per indagare sui crimini di guerra commessi sul suo territorio. Tuttavia, la Russia non riconosce la Cpi e quindi difficilmente consegnerà i comandanti.

Si tratta però di un segnale inviato agli ufficiali russi e la decisione della Corte limita la loro capacità di viaggiare a livello internazionale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il tribunale per aver emesso i mandati. 

È la seconda volta che il tribunale globale annuncia pubblicamente mandati di arresto legati alla guerra della Russia in Ucraina. Nel marzo 2023, la Corte ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin per crimini di guerra, in particolare per i rapimenti di bambini dall'Ucraina.

Attacchi notturni sull'Ucraina

Intanto la Russia è tornata ad attaccare l'Ucraina nella notte. Mosca ha lanciato 42 droni kamikaze, 38 dei quali abbattuti da Kiev. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. 

Sumy, Odessa e le regioni di Kiev e Khmelnytskyi sono state colpite secondo quanto riportano le autorità locali. La situazione peggiore dovrebbe essere quella registrata a Sumy, dove tre droni hanno colpito diverse aree della città. L'amministrazione comunale di Sumy scrive su Telegram che "tutti i servizi di emergenza e di salvataggio stanno lavorando sul posto. Alle persone ferite viene fornita l'assistenza medica necessaria. Le conseguenze degli attacchi aerei sono in fase di chiarimento". 

A Odessa si sono verificati problemi con la rete elettrica in alcune zone della città. Esplosioni anche nelle regioni di Kiev e Khmelnytskyi, dove al momento non sono stati segnalati danni importanti.

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