I quattro imputati sono accusati di terrorismo, associazione a delinquere e di aver fornito armi all'attentatore, ucciso a 48 ore dall'attacco dalla polizia. Il 29enne uccise cinque persone e ne ferì undici
Il 29 febbraio si è aperto in Corte d'assise a Parigi il processo per l'attacco del 2018 al mercatino di Natale di Strasburgo.
Quattro persone sono accusate di terrorismo, associazione a delinquere e di aver fornito armi all'attentatore, ucciso a 48 ore dall'attacco dalla polizia. Un quinto uomo, che si dice abbia 80 anni, potrebbe essere processato più tardi, dopo un esame medico. Il processo dovrebbe durare poco più di un mese.
L'11 dicembre 2018 Cherif Chekatt, 29 anni, ha aperto il fuoco nel centro di Strasburgo, dove era stato allestito il mercatino di Natale, uccidendo cinque persone e ferendone altre undici.
L'attentatore è poi riuscito a fuggire dalla scena montando su un taxi di passaggio - la testimonianza dell'autista è stata fondamentale per rintracciarlo -, ma è stato ucciso dalla polizia dopo due giorni di caccia all'uomo.
Chekatt era "ben noto" alla polizia, ma non era collegato ad alcuna attività terroristica. Si è poi ipotizzato che si fosse radicalizzato in carcere, dove aveva scontato diversi periodi di detenzione. Uno dei suoi ex compagni di cella è l'imputato chiave del processo.
L**'Isis ha rivendicato la responsabilità dell'attacco**, ma il ministero dell'Interno francese ha sempre espresso forti dubbi al riguardo.