Attentato a Charlie Hebdo, la commemorazione nove anni dopo

Corone di fiori per le vittime dell'attentato a Charlie Hebdo
Corone di fiori per le vittime dell'attentato a Charlie Hebdo Diritti d'autore Michel Euler/AP
Diritti d'autore Michel Euler/AP
Di Euronews
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Sono passati nove anni da quando l'attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo ha scosso l'Europa ma il ricordo della strage è ancora vivido. I politici e funzionari francesi si sono riuniti davanti al luogo dell'attentato per commemorare le dodici vittime con un minuto di silenzio

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I francesi si sono riuniti in un minuto di silenzio per commemorare le dodici vittime dell'attentato terroristico alla rivista satirica Charlie Hebdo, nel cuore di Parigi. 

Erano le 11:30 del 7 gennaio 2015 quando due terroristi, si presume appartenti alla cellula yemenita di Al-Qaeda,armatidi Kalašnikov fecero irruzione nella sede del periodico aprendo il fuoco sui dipendenti. All'origine dell'attentato c'era la rabbia degli estremisti islamici per alcune vignette su Maometto.

Nell'attacco oltre al direttore del giornale morirono diversi vignettisti, la guardia incaricata della sicurezza della redazione e un poliziotto incrociato dai terroristi durante la fuga. 

La sentita cerimonia si è svolta alla presenza dei parenti delle vittime, della sindaca di Parigi Anne Hidalgo e del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin davanti all'ex sede della rivista. La nuova sede è ora segreta per una questione di sicurezza, a causa delle minacce che il periodico continua a ricevere. Il nuovo direttore è ancora costretto a vivere sotto scorta. 

Parigi 2015: un anno di terrore

Autori dell'attacco furono i fratelli Saïd e Chérif Kouachi, di Gennevilliers, un sobborgo di Parigie di origini franco-algerine. Entrambi all'epoca sui trent'anni e radicalizzati furono poi uccisi due giorni dopo l'attentato dalla polizia, nel corso della fuga.

Il giorno dopo l'estremista Amedy Coulibaly, uccide un poliziotto a Montrouge, e prende d'assalto un negozio di prodotti kosher uccidendo quattro ostaggi prima di venire neutralizzato dalla polizia. I tre attentatori prima di morire si dichiarano combattenti per la Jihad: per conto dello Stato Islamico Coulibaly, per al-Qaida i due fratelli.

In seguito all'attentato l'11 gennaio 2015 attraversò le strade di Parigi un corteo di oltre due milioni di persone, oltre tre milioni e mezzo in tutta la Francia, che espressero solidarietà alle vittime degli attentati e ai loro familiari. Secondo le autorità francesi si è trattato di una delle più grandi manifestazioni nella storia del Paese.

Il 2015 è stato un anno nero per la Francia. Il novembre dello stesso anno è tristemente noto in tutto il mondo per i multipli attentati al Bataclan, dove avviene una vera e propria carneficina, e allo stade de France a Saint Denis.Negli stessi minuti un secondo gruppo di terroristi francesi semina il panico tra il decimo e l'undicesimo arrondissement scaricando colpi su bar e ristoranti.In totale, sono oltre 130 le vittime di 26 diverse nazionalità, compresa un'italiana, Valeria Solesin, studentessa alla Sorbona.

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