Davanti a decine di migliaia di sostenitori, il leader dell'estrema destra brasiliana ha detto di essere vittima di una persecuzione politica. Ai legislatori ha chiesto di concedere l'amnistia ai condannati per l'assalto ai palazzi del potere a Brasilia l'8 gennaio del 2023
Decine di migliaia di brasiliani si sono riversati per le strade di San Paolo domenica per mostrare il loro sostegno all'ex presidente Jair Bolsonaro, che davanti a una folla adorante ha detto che le accuse di golpe contro di lui sono una "menzogna".
È stato il suo primo comizio da quando ha lasciato il potere alla fine del 2022 e lo ha usato per difendersi: Bolsonaro sostiene di essere una vittima di persecuzione politica da più di un anno e si è scagliato contro il divieto di candidarsi che gli impedisce di ricoprire una carica per otto anni.
La polizia sta indagando sull'ex presidente che è accusato di aver istigato il tentato colpo di Stato del gennaio 2023 dopo aver perso le elezioni dell'ottobre del 2022. Ma il leader dell'estrema destra brasiliana ha negato l'esistenza di un complotto golpista.
"Un colpo di Stato sono i carri armati in strada, le armi e le cospirazioni... niente di tutto questo è avvenuto in Brasile", ha detto Bolsonaro mentre la folla lo applaudiva interrompendolo regolarmente al grido di "Sei un mito".
L'ex presidente ha invitato a "pacificare" il Paese e ha chiesto ai legislatori di approvare un'amnistia per i condannati per l'occupazione degli edifici presidenziali, congressuali e della Corte Suprema a Brasilia l'8 gennaio del 2023.
Il comizio di Bolsonaro è stato visto anche come un modo per misurare la sua popolarità in un momento in cui sull'attuale presidente del Paese, Luiz Inacio Lula da Silva, è finito al centro delle polemiche per la crisi diplomatica con Israele, innescata dal parallelo fatto da Lula tra le azioni dell'esecutivo di Netanyahu a Gaza e l'Olocausto di Hitler.