L'impianto per la produzione dei proiettili di artiglieria è stato costruito a Unterlüss, nella Germania settentrionale: produrrà circa 200.000 munizioni all’anno
Si vis pacem, para bellum: "Chiunque voglia la pace deve riuscire a dissuadere i potenziali aggressori": con queste parole, pronunciate durante l'inaugurazione di una fabbrica di munizioni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz conferma che la strategia di deterrenza è sopravvissuta alla guerra fredda e alle diverse stagioni belliche che l'Europa aveva pensato di aver messo in archivio.
La fabbrica di proiettili di artiglieria in Germania
Il taglio del nastro del più grande sito industriale di difesa del Paese è avvenuto a Unterlüss, nella Germania settentrionale. L'impianto tedesco-danese, realizzato dalla società di difesa Rheinmetall, produrrà circa 200.000 proiettili di artiglieria all’anno, insieme a esplosivi e possibilmente altri componenti, comprese le testate missilistiche.
La costruzione dovrebbe richiedere circa un anno e la priorità è quella di avviare l'attività produttiva il prima possibile. Secondo Rheinmetall, la produzione presso il sito servirà principalmente a soddisfare le esigenze delle forze armate tedesche.
Munizioni per l'Ucraina e per la difesa dei partner occidentali
L'obiettivo, delineato da Scholz, è quello di passare alla produzione di armi su larga scala, anche per sostenere a lungo termine lo sforzo bellico dell'Ucraina e per respingere quelle che il cancelliere tedesco definisce le "ambizioni imperiali" del presidente russo, Vladimir Putin.
Anche la prima ministra****danese, Mette Frederiksen, pone l'accendo sulla necessità che l'Europa garantisca la propria difesa e sicurezza con una base industriale solida: "E lo dico anche se credo fermamente nell'alleanza transatlantica" aggiunge Frederiksen.
La spesa per la difesa cresce in Europa
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione con il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, e la prima ministra danese, Mette Frederiksen. Scholz ha dichiarato che l'impianto è finalizzato a "fornire alla Bundeswehr e ai partner europei munizioni di artiglieria in modo indipendente e duraturo", anche alla luce del fabbisogno dell'Ucraina.
La Germania prevede di spendere il 2% del suo prodotto interno lordo quest’anno, un obiettivo che gli alleati della Nato si erano prefissati dieci anni fa. È anche diventata il secondo fornitore militare dell’Ucraina dopo gli Stati Uniti.