Al "Bronx" di Napoli la rinascita parte dalle case e dall'arte: salvo il murales di Maradona

Una delle opere di Jovit sui palazzi alla periferia di Napoli
Una delle opere di Jovit sui palazzi alla periferia di Napoli Diritti d'autore Marco Cantile/LaPresse
Diritti d'autore Marco Cantile/LaPresse
Di Luca Palamara
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Verranno abbattuti i palazzi simbolo del degrado alla periferia di Napoli, ma i murales dell'artista Jorit, tra cui il volto di Maradona, saranno salvati

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Tutti lo chiamavano Bronx, ma non è il celebre quartiere di New York. Siamo alla periferia di Napoli, in un quartiere popolare ed operaio dove alla fine degli anni Ottanta furono costruiti, in tutta fretta e molto male, due grandi palazzi di edilizia popolare nella fase di emergenza post-terremoto.

Quattro decenni per le nuove case a San Giovanni a Teduccio

Dopo quaranta anni di attesa e sette di lotta per la realizzazione di abitazioni dignitose, finalmente oggi gli abitanti del quartiere possono festeggiare. I palazzi fatiscenti verranno sostituiti da palazzine nuove con aree verdi, orti urbani e campi sportivi. “Abbiamo iniziato a porre un problema vero, concreto alle istituzioni. Abbiamo spiegato che a San Giovanni a Teduccio ci sono 360 nuclei familiari che hanno diritto ad avere una casa, ma che sia una casa dignitosa, però", spiega Rosaria Cordone, che fa parte di un Comitato di lotta degli abitanti del quartiere. 

Tuttavia, l’abbattimento comporterà anche la possibile perdita dei murales di Jorit, street artist conosciuto in tutto il mondo, che ha portato bellezza e identità in un posto dimenticato da tutti, anche grazie al più grande affresco di Diego Armando Maradona al mondo. "Io sono sorpreso dall'incredibile affetto che le persone mi hanno dimostrato, e hanno dimostrato soprattutto nei confronti dell’opera, e di Diego. Sono stato sommerso da messaggi, chiamate: non posso camminare senza che qualcuno mi dica di fare qualcosa per salvare Diego".

Il Comune di Napoli assicura che le opere di Jorit saranno preservate

Il Comune di Napoli assicura che la demolizione preserverà le opere: “Noi faremo in modo che tutto venga fatto in modo controllato, al fine di recuperare tutte le parti che possono essere ricomposte in un luogo prossimo a questo quartiere", ha dichiarato Laura Lieto, assessore all'Urbanistica.

Preservare la bellezza, d'altra parte, è importante almeno quanto avere una casa decente in cui vivere. E sostituire il brutto con il bello è nell'interesse di tutti. "Io credo fortemente nei valori della cultura, dell’arte, dell’aggregazione, del sociale: è quello che ci rende davvero umani - aggiunge Jorit -. Quindi, adesso che abbiamo vinto questa battaglia per le case, bisogna farne una per dire che dopo le case, dopo il lavoro, dopo il cibo, noi siamo esseri umani e abbiamo bisogno anche di arte e di cultura".

I due palazzi in questione rappresentano un simbolo del degrado del quartiere San Giovanni a Teduccio. Verranno abbattuti per fare posto a costruzioni dignitose, adatte alla dignità delle persone che adesso ci vivono e che da anni combattono per dare bellezza al loro quartiere.

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