Finlandia, maxi sciopero nazionale contro la riforma del lavoro: disagi in tutto il Paese

Un manifestante partecipa allo sciopero di giovedì a Helsinki, Finlandia, 1 febbraio 2024
Un manifestante partecipa allo sciopero di giovedì a Helsinki, Finlandia, 1 febbraio 2024 Diritti d'autore Associated Press
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Di Michela Morsa
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Lo sciopero indetto per giovedì e venerdì è il più grande della storia del Paese e ha portato in piazza migliaia di lavoratori a Helsinki. Colpiti tutti i settori, in particolare istruzione e trasporti. Il governo accusa i sindacati: atteggiamento mafioso

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In Finlandia giovedì, primo febbraio, è iniziato ufficialmente uno sciopero nazionale senza precedenti, probabilmente il più grande della storia del Paese. A Helsinki sono scesi in piazza decine di migliaia di lavoratori per protestare contro la profonda riforma delle leggi sul lavoro proposte dal governo. Secondo le stime dei sindacati potrebbero partecipare allo sciopero, che terminerà venerdì sera, fino a trecentomila lavoratori - circa il 13 per cento degli occupati del Paese - provenienti da tutti i settori.

La Finlandia si ferma a causa dello sciopero

La protesta ha già causato importanti disagi alla vita quotidiana del Paese, in particolare nel settore dell'istruzione e in quello dei trasporti. Mercoledì hanno iniziato lo sciopero gli insegnanti d'asilo, la compagnia aerea nazionale Finnair ha cancellato 550 voli, e anche il traffico dei traghetti nel Mar Baltico ha subito disagi. 

Giovedì lo sciopero ha interessato esercizi commerciali, servizi postali, fabbriche, traffico aereo, miniere, il settore dei trasporti e grandi aziende come Upm, Abb, Kone, Stora enso e John deere.

Scontro tra i sindacati e la politica

I principali sindacati finlandesi protestano soprattutto per i tagli significativi al welfare - noto per essere molto generoso -, per la riscrittura delle regole sulla contrattazione collettiva e per le restrizioni al diritto di sciopero.

Il governo di coalizione del primo ministro conservatore Petteri Orpo insiste che tali riforme sono indispensabili per aumentare la produttività e ridurre il deficit fiscale, e così mantenere l'economia finlandese competitiva e sostenibile a livello globale.

Diversi membri del governo e del Partito di coalizione nazionale hanno ripetutamente cercato di dipingere lo sciopero come pericolosamente politico. Alcuni di loro hanno accusato i sindacati di assumere atteggiamenti "mafiosi" o di aver corrotto i lavoratori,che sarebbero stati pagati per partecipare alle manifestazioni e che sarebbero stati anche minacciati in caso di mancata partecipazione alle azioni sindacali. Non c'è alcuna prova a sostegno di queste affermazioni.

Lo sciopero arriva nel bel mezzo della campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Finlandia, previsto per l'11 febbraio. Molte iniziative sono previste anche per la prossima settimana.

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