Gaza, la Corte dell'Aia respinge il ricorso di Israele: "Evitare atti di genocidio nella Striscia"

La giudice Joan E. Donoghue durante il pronunciamento dell'Icj sul caso Sudafrica contro Israele
La giudice Joan E. Donoghue durante il pronunciamento dell'Icj sul caso Sudafrica contro Israele Diritti d'autore Patrick Post/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Il Tribunale internazionale dell'Aia ha respinto il ricorso presentato da Israele contro le accuse di genocidio mosse dal Sudafrica per la guerra nella Striscia di Gaza. Le accuse rientrano nelle disposizioni della Convenzione sul genocidio, ha spiegato la Corte

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La Corte internazionale di giustizia all'Aia ha respinto il ricorso di Israele contro la denuncia di genocidio nella Striscia di Gaza presentata dal Sudafrica.

La Corte ha la giurisdizione per pronunciarsi in merito alle accuse mosse da Pretoria, ha spiegato la giudice Joan E. Donoghue, presidente della Corte, e ha detto che ci sono prove sufficienti per una valutazione dei presunti atti di genocidio commessi da Israelecontro il popolo palestinese.

Le accuse mosse contro Israele rientrano nelle disposizioni della Convenzione sul genocidio, ha poi detto la giudice, aggiungendo che "i palestinesi sembrano costituire un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso distinto, e quindi un gruppo protetto, ai sensi dell'articolo 2 della convenzione sul genocidio".

Il pronunciamento della Corte internazionale di Giustizia sul Caso Sudafrica contro Israele

La Corte non ha ordinato un cessate il fuoco ma ha intimato a Israele di prevenire atti di genocidio a Gaza.

Inoltre i giudici dell'Aia hanno chiesto "il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani a Gaza", stabilendo che "Israele adotti misure immediate ed efficaci per l'assistenza umanitaria necessarie per affrontare le condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza".

La Corte ha poi ordinato a Israele di riferire al tribunale entro un mese le misure adottate per prevenire gli atti di genocidio nella Striscia di Gaza e di conservare le prove di queste misure, rendendole accessibili a missioni internazionali e altri organismi che operano a Gaza. L'ordine è arrivato durante la sentenza preliminare sul caso di genocidio intentato dal Sudafrica nei confronti di Israele.

Donoghue ha aggiunto che dall'inizio del conflitto, dopo l'attacco di Hamas che provocato la morte di 1.200 persone in Israele, più di 25mila palestinesi sono morti nella Striscia.  Ha poi citato il coordinatore dei soccorsi d'emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths che ha detto che "Gaza è diventata un luogo di morte e disperazione". La giudice ha detto che a Gaza sono stati sfollati 1,7 milioni di persone e che la Striscia è diventata "inabitabile". Donoghue ha però spiegato che le informazioni provenienti da Gaza non possono essere verificate in modo indipendente.

La reazione del Sudafrica alla decisione della Corte dell'Aia

"La giornata di oggi segna una vittoria decisiva per lo Stato di diritto internazionale e una pietra miliare significativa nella ricerca di giustizia per il popolo palestinese. Con una sentenza storica, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le azioni di Israele a Gaza sono plausibilmente genocidio e ha indicato misure provvisorie su questa base", ha commentato la ministra degli Esteri sudafricana Naledi Pandor dopo la lettura del pronunciamentoi della Icj.

"Per l'attuazione dello Stato di diritto internazionale, la decisione è epocale. Il Sudafrica ringrazia la Corte per la sua rapida decisione", ha aggiunto Pandor, esprimendo però delusione per la decisione della corte di non ordinare il cessate il fuoco: "Speravo che la giustizia internazionale emettesse una decisione di cessate il fuoco a Gaza. Le risoluzioni non saranno efficaci finché non ci sarà il cessate il fuoco a Gaza. Le decisioni sulla giustizia internazionale sono un test per il governo e il popolo israeliano, chiediamo che vengano rispettate”.

Secondo la ministra sudafricana Israele dovrà interrompere i combattimenti nella Striscia se vorra' attenersi alle misure provvisorie emesse dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia in quanto: "se si legge la sentenza, e' implicito che deve esserci un cessate il fuoco".

Celebrazioni anche a Pretoria

Soddisfazione e abbracci a Pretoria per l'accoglimento da parte dei giudici di quattro dei punti presentati all'Aia dal Sudafrica, dopo che la Corte ha ordinato a Israele di "prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza" e di consentire i servizi di base alla Striscia. 

Giubilo dei manifestanti pro Palestina anche a l'Aia davanti al palazzo della Corte che applaudono sventolando la bandiera palestinese.

Le reazioni di Israele al pronunciamento della Icj

Se all'inizio il premier israeliano BenyaminNetanyahu ha ordinato ai ministri  del suo governo di non commentare le decisioni della Corte di giustizia dell'Aia e di attendere "l'elaborazione della posizione ufficiale di Israele". Le critiche nei confronti del verdetto non hanno tardato ad arrivare.

"La stessa affermazione che Israele compia un genocidio del popolo palestinese è non solo menzognera ma anche oltraggiosa. La disponibilità della Corte di prenderla in esame è un marchio di vergogna che non sarà cancellato per generazioni", ha affermato Netanyahu secondo cui "Israele combatte una guerra giusta contro i mostri di Hamas e la Corte ha respinto giustamente la richiesta di privarci del diritto all'autodifesa".

Le accuse di antisemitismo alla Corte da parte di ben Gvir

Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha definito la Corte dell'Aia "antisemita" affermando che le sue decisioni "dimostrano ciò che era noto da tempo: il tribunale non cerca la giustizia ma solo di perseguitare il popolo ebraico".

Su X ha scritto: 'Aia del cavolo'. Il commento del ministro ha ignorato l'ordine del premier di non commentare le decisioni "in attesa di una posizione ufficiale di Israele".

Hamas sul pronunciamento della Corte dell'Aia: "esporre i crimini israeliani a Gaza"

Quello dell'Aia è un passo importante che contribuisce a isolare Israele ed "esporre i suoi crimini a Gaza", ha detto un esponente di Hamas citato dai media internazionali e ripreso da quelli israeliani, facendo appello affinché "l'occupante applichi le decisioni" della Corte internazionale di giustizia.

L'Autorità nazionale palesitene ha accolto con soddisfazione le decisioni giunte oggi dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia. "I giudici hanno stabilito i fatti e la legge, si sono pronunciati in favore dell'umanità e del diritto internazionale", ha commentato il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Malki, e ha aggiunto: "La Palestina fa appello a tutti gli Stati affinché sia garantita la realizzazione dei provvedimenti richiesti dalla Corte, anche da parte di Israele, che è la potenza occupante".

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