L'Aia: l'Armenia è il 124esimo membro della Corte penale internazionale

Il ministro degli Affari Esteri dell'Armenia Ararat Mirzoyan insieme al giudice e presidente della Corte penale internazionale Piotr Hofmański
Il ministro degli Affari Esteri dell'Armenia Ararat Mirzoyan insieme al giudice e presidente della Corte penale internazionale Piotr Hofmański Diritti d'autore RX/MFA
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Di Maria Michela D'Alessandro
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A ottobre Erevan aveva firmato la ratifica dello Statuto di Roma, entrato in vigore il primo febbraio 2024, che riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale

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L'Armenia è ufficialmente il 124° membro della Corte penale internazionale, il principale tribunale per crimini di guerra e contro l’umanità.

La cerimonia si è tenuta giovedì 8 febbraio a L'Aia, dove la Corte ha sede. Il giudice e presidente Piotr Hofmański ha affermato che "la ratifica dello Statuto di Roma da parte dell'Armenia è una decisione significativa" per il Paese e per il tribunale. 

La ratifica dello Statuto di Roma

Nell’ottobre 2023, Erevan aveva firmato la ratifica dello Statuto di Roma che riconosce la giurisdizione della Corte: l'ordinamento è entrato in vigore il primo febbraio 2024. 

I rapporti con la Russia

La decisione è stata considerata una presa di distanza dalla Russia, storico alleato dell’Armenia, soprattutto dopo che la Corte ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin. Il tribunale ha accusato il presidente russo di crimini di guerra in Ucraina: le autorità armene sarebbero tenute ad arrestare Putin qualora entrasse in territorio armeno.

In occasione della ratifica dello Statuto di Roma, l'Armenia ha però rassicurato la Federazione russa dicendo che Putin non verrebbe arrestato se si recasse nel Paese.

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