L'Egitto lancia un'iniziativa in tre fasi per una tregua tra Hamas e Israele. Decine di morti in un attacco israeliano in un campo profughi
Almeno 70 persone sarebbero state uccise in un attacco israeliano nel campo profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza, nella tarda serata di domenica. Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, Ashraf al-Qudra, ha spiegato che il raid ha distrutto un "isolato residenziale" e che il "bilancio probabilmente aumenterà" dato il gran numero di famiglie che risiedono lì.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la guerra continuerà - e sarà prolungata - fino alla completa vittoria su Hamas, nonostante le gravissime perdite e le reazioni internazionali.
La mediazione dell'Egitto
Domenica diversi media israeliani, citando fonti governative, hanno riferito che i funzionari del Paese sono pronti a discutere un ambizioso piano di tregua proposto dall'Egitto.
La tv di proprietà saudita Asharq Newsha riportato che l’Egitto avrebbe infatti lanciato un’iniziativa in tre fasi durante i colloqui che si sono tenuti all’inizio della scorsa settimana al Cairo tra funzionari egiziani e una delegazione di Hamas.
Nella proposta della Repubblica Araba d'Egitto, lo stop ai combattimenti di due settimane, con la possibilità di prolungare la tregua a tre o quattro, il rilascio di 40 ostaggi - soprattutto donne, minorenni e anziani - in cambio di 120 prigionieri palestinesi.
L'Egitto si è anche detto pronto a sponsorizzare colloqui palestinesi per porre fine alla divisioneintra-palestinese e creare un governo tecnico per gestire Gaza e la Cisgiordania.
La terza fase del piano prevede un cessate il fuoco totale e un accordo “globale” per il rilascio di tutti i militari israeliani detenuti da Hamas e da altre fazioni palestinesi, in cambio del ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza. Israele dovrebbe consentire allo stesso tempo il ritorno degli sfollati di Gaza nelle loro abitazioni.
Secondo Asharq News, citando fonti vicine ai colloqui, la proposta sarà discussa dall’ufficio politico di Hamas in Qatar. Finora non c’è stato alcun commento da parte dell’Egitto o di Hamas.