Parigi, condannato per genocidio il medico ruandese che rastrellava i Tutsi

Sosthène Munyemana, il dottore ruandese condannato per genocidio
Sosthène Munyemana, il dottore ruandese condannato per genocidio Diritti d'autore Christophe Ena/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Christophe Ena/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Di Stefania De Michele
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sentenza a Parigi: 24 anni di detenzione per il ginecologo ruandese, Sosthène Munyemana, ritenuto colpevole di genocidio e crimini contro l'umanità

PUBBLICITÀ

Un medico ruandese è stato condannato da un tribunale di Parigi a 24 anni di prigione per il suo ruolo nel genocidio, perpetrato nel 1994, in Ruanda

Sosthène Munyemana, 68 anni, è stato giudicato colpevole di genocidio e crimini contro l’umanità, ma i suoi legali sono pronti a presentare ricorso contro la sentenza. 

L'uomo, che ha negato ogni addebito, non è mai stato in detenzione ed è rimasto libero per tutta la durata del processo. Non andrà in prigione mentre è pendente l’appello.

Il verdetto arriva quasi tre decenni dopo il genocidio, in cui furono uccise più di 800.000 persone, soprattutto di etnia Tutsi ma anche Hutu moderati che cercavano di proteggerli.

Il medico che collaborava al genocidio

All’epoca Munyemana era un ginecologo di 38 anni di Tumba, nel quartiere universitario meridionale di Butare. È accusato di aver firmato nell’aprile 1994 “una mozione di sostegno” al governo ad interim, che ha attuato il genocidio e di aver partecipato a un comitato locale e a riunioni organizzando retate di civili tutsi.

Munyemana era allora amico di Jean Kambanda, capo del governo ad interim. Ha ammesso di aver partecipato alle pattuglie notturne locali, organizzate per dare la caccia ai tutsi, ma ha detto di averlo fatto per proteggere la popolazione locale. Testimoni lo hanno visto ai posti di blocco, allestiti in tutta la città, dove supervisionava le operazioni, secondo i pubblici ministeri.

Secondo l'accusa, il medico avrebbe anche detenuto diverse decine di civili tutsi nei locali dell’amministrazione, “all’epoca sotto la sua autorità”, e di aver trasmesso “istruzioni delle autorità alle milizie locali e ai residenti finalizzate al rastrellamento dei Tutsi”. 

La partenza/fuga in Francia

Munyemana è arrivato in Francia nel settembre 1994, dove ha vissuto e lavorato fino al recente pensionamento. I membri della comunità ruandese in Francia hanno sporto denuncia contro di lui per la prima volta nel 1995. 

Negli ultimi anni, man mano che le relazioni sono migliorate con il Ruanda, che ha a lungo accusato la Francia di “facilitare” il genocidio, Parigi ha aumentato gli sforzi per arrestare i sospettati di genocidio e assicurarli alla giustizia.

Questo è il sesto caso relativo al genocidio ruandese portato davanti ai tribunali di Parigi, tutti negli ultimi dieci anni.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Prefetto condannato per complicità nel genocidio in Ruanda

Francia "colpevole" del genocidio in Ruanda. Chiuso il rapporto della commissione francese

La Francia apre gli archivi sul Ruanda. 27 anni fa il genocidio dei Tutsi