"Il Parlamento europeo vi ascolta e vi sostiene. Non siete sole" ha dichiarato durante la cerimonia di consegna la presidente Roberta Metsola. Il Sakharov è il premio più importante sui diritti umani assegnato dall'Unione europea
Il Parlamento europeo ha consegnato martedì il Premio Sakharov 2023 a Jina Mahsa Amini, la giovane iraniana morta per mano della polizia un anno fa, e al movimento Donna, Vita, Libertà.
Durante la cerimonia a Strasburgo la presidente del Parlamento, Roberta Metsola, ha elogiato la lotta per i diritti condotta dal popolo iraniano, in particolare dalle donne.
"Questo è un altro esempio di ciò che la gente dell'Iran affronta ogni giorno. Lasciatemi dire che il coraggio e la resistenza delle donne iraniane, nella loro lotta per la giustizia, la libertà e i diritti umani, non saranno fermati" ha detto Metsola.
Alla premiazione non ha partecipato la famiglia di Jina Mahsa Amini. Il regime iraniano ha bloccato la partenza dei genitori e del fratello per la Francia, ha reso noto sabato un legale degli Amini.
La famiglia è stata rappresentata a Stasburgo dall'avvocato Saleh Nikbakht, che ha letto un messaggio della madre di Jina Mahsa Amini.
"Il dolore di Jina è eterno per me ed è eterno per le persone di tutto il mondo. Credo fermamente che il suo nome, insieme a quello di Giovanna d'Arco, rimarrà un simbolo di libertà" ha scritto Mozhgan Eftekhari.
Nel settembre 2022, la morte della ventiduenne iraniana di etnia curda, arrestata e uccisa a botte dalla polizia morale per non avere indossato correttamente il velo islamico, ha scatenato mesi di proteste in Iran, con la partecipazione di tantissime ragazze anche giovanissime che gridavano "Donna, vita, libertà".
La repressione delle proteste da parte della polizia e delle forze speciali iraniane ha provocato altre centinaia di vittime, migliaia di arresti e numerose condanne a morte.
Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero, assegnato per la prima volta nel 1988, è il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce a chi, individui od organizzazioni, abbia contribuito in modo eccezionale a proteggere la libertà di pensiero.
Domenica, a Oslo in Norvegia, si è svolta la cerimonia di consegna del Nobel per la Pace a un'altra iraniana, l'attivista Narges Mohammadi. La famiglia in esilio a Parigi ha potuto presenziare alla consegna. Mohammadi è attualmente rinchiusa in un carcere di Teheran.