La Casa Bianca vende 14mila munizioni a Israele aggirando il Congresso

Un carro armato israeliano nella Striscia di Gaza
Un carro armato israeliano nella Striscia di Gaza Diritti d'autore AP Photo/Victor R. Caivano
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Di Andrea Barolini
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Utilizzando una normativa speciale, l'amministrazione di Joe Biden ha aggirato un voto parlamentare e disposto al vendita di munizioni per carri armati al governo di Tel Aviv

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Il governo americanoha approvato "con urgenza", senza passare dal Congresso, la vendita a Israele di quasi 14mila munizioni da 120 mm per carri armati Merkava utilizzati nella guerra contro Hamas a Gaza, per un valore di 106,5 milioni di dollari. Lo hanno reso noto il Dipartimento di Stato e il Pentagono, confermando così anticipazioni che erano trapelate sulla stampa.

Anthony Blinken: vendita necessaria per gli interessi nazionali americani

L'amministrazione di Joe Biden ha utilizzato a tale scopo una normativa speciale presente nell'Arms Export Control Act. Si tratta di parte di un pacchetto di forniture che la Casa Bianca chiede al Congresso di approvare, che prevede la concessione di 45mila munizioni per carri armati, del valore complessivo di 500 milioni di dollari.

Secondo quanto dichiarato dalsegretario di Stato americano Antony Blinken, la vendita risponde agli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Ma in molti sottolineano un'incoerenza di fondo, rispetto agli inviti giunti da Washington a Tel Aviv affinché siano risparmiati il più possibile i civili nella Striscia di Gaza, che già versano in condizioni devastanti. 

Gli stessi Stati Uniti sono inoltre stati fortemente criticati per essere stati l'unica nazione ad opporti, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ad opporsi ad un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. La risoluzione avrebbe imposto anche il rilascio immediato di tutti gli ostaggi ancora nelle mani del movimento islamico di resistenza palestinese. Una scelta che ha ricevuto invece l'apprezzamento del primo ministro israelianoBenjamin Netanyahu.

Più di 17.500 vittime nella Striscia di Gaza

A Gaza, così, proseguono incessanti i bombardamenti, e si combatte in particolare a Khan Younis, che sembra essere diventato il nuovo centro nevralgico del conflitto. Secondo i media israeliani, infatti, è proprio lì che si nasconderebbe il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, che sarebbe fuggito dalla città di Gaza a bordo di un camion umanitario.

Continua a salire intanto il bilancio delle vittime. Secondo il ministero della Salute di Hamas i morti nella Striscia di Gaza sono ormai più di 17.500. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne e bambini. Ad essi si aggiungono le decine di migliaia di feriti, che si riversano nei pochi ospedali ancora funzionanti, contribuendo a rendere la situazione per la popolazione civile infernale.

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