"Il futuro dell'Europa e dell'Africa sono legati", ha dichiarato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo l'incontro del "Compact with Africa", il vertice tra G20 e Unione Africana che si è tenuto a Berlino
A Berlino, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ospitato il "Compact with Africa", il vertice sugli investimenti del G20 nell'economia africana.
Un summit organizzato per incoraggiare i leader del Vecchio Continente a fare investimenti privati nel continente più povero, ma in più rapida crescita, del mondo.
Il vertice si è concentrato, in particolare, sulla cooperazione economica e ambientale.
Il benvenuto del Cancelliere tedesco Olaf Scholz:
"Benvenuti a Berlino! Il futuro dell'Europa è indissolubilmente legato al futuro del nostro continente vicino, l'Africa. Per noi è particolarmente importante continuare a sviluppare queste partnership economiche e commerciali. Il Patto del G20 con l’Africa crea il quadro per proseguire questo partenariato economico".
La Germania investe, ma la Cina sembra irraggiungibile
Il governo tedesco si è impegnato a investire 4 miliardi di euro (4,37 miliardi di dollari) in Africa, per progetti di energia verde, fino al 2030.
Il Cancelliere Scholz afferma che i Paesi dell’Africa dovrebbero beneficiare maggiormente della loro ricchezza di materie prime
Alla domanda sulla forte presenza della Cina in Africa, diversi leader africani hanno risposto così: "Il nostro continente è aperto anche ad altre partnership".
Lo spiega Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell'Unione Africana:"Quando visito i Paesi africani, vedo che chi costruisce le infrastrutture sono essenzialmente i cinesi. Forse i cinesi sono stati più audaci. Forse hanno più visione del futuro. E forse hanno riposto maggiormente la loro fiducia nel potenziale dell’Africa”.
Al vertice di Berlino, il gruppo di Stati africani presenti comprendeva: Egitto, Etiopia, Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, Guinea, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Ruanda, Senegal, Togo e Tunisia.
Presenti anche il primo ministro olandese Mark Rutte e il presidente francese Emmanuel Macron.