Sparatoria a Bruxelles, uccide due tifosi svedesi al grido di "Allah Akbar"

Sparatoria a Bruxelles
Sparatoria a Bruxelles Diritti d'autore HATIM KAGHAT/AFP
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Di Euronews
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Secondo un video diffuso sul sito del quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws, il tiratore ha esploso i colpi mortali con un fucile automatico: le vittime sono due tifosi svedesi che indossavano le magliette della propria Nazionale di calcio

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Due persone sono state uccise da colpi d'arma da fuoco a Bruxelles, fa sapere la Procura della capitale belga.

Secondo un video diffuso sul sito del quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws, il presunto killer, in giacca arancione fluorescente, circolava in scooter ed è fuggito dopo aver esploso i colpi mortali con un kalashnikov. 

L'uomo avrebbe sparato più volte vicino a una stazione, poco dopo le 19, all'altezza del crocevia tra piazza Sainctelette e boulevard du Neuvième de Ligne et d’Ypres.

Le vittime sono due cittadini svedesi, vestiti con la maglietta della propria Nazionale ed in città per assistere alla sfida contro il Belgio all'Heysel Stadium, a circa cinque km di distanza.

Il rifiuto

La partita è stata interrotta a fine primo tempo: entrambe le squadre sono venute a conoscenza della situazione durante l'intervallo, mentre il presidente della Federcalcio svedese è stato scortato fuori dallo stadio.

I giocatori svedesi si sono rifiutati di riprendere la partita, desiderio accolto dai locali.

La rivendicazione

L'uomo armato, che avrebbe gridato "Allah Akbar" durante la sparatoria a Bruxelles, ha pubblicato un video in cui afferma di appartenere all'Isis e si vanta di aver ucciso dei malviventi per "vendicare i musulmani". 

All'inizio della giornata, Slayem Slouma - questo il nome utilizzato nel video - aveva scritto un messaggio sul bambino musulmano accoltellato a Chicago questa domenica, spiegando che se fosse stato cristiano quel crimine sarebbe stato rubricato come "atto di terrorismo e non crimine brutale".

Un portavoce della Procura ha dichiarato che è stata aperta un'inchiesta, senza fornire ulteriori dettagli.

La sparatoria è avvenuta in un momento di particolare vigilanza legata alla guerra in corso tra Israele e Hamas che ha acuito la tensione in diverse Nazioni europee. 

Allo stesso tempo, la capitale belga è stata teatro di un aumento della violenza legata al crescente traffico internazionale di droga.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato di “attacco abietto”.

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