I lussemburghesi sono scesi in strada per protestare contro i prezzi delle abitazioni, schizzati alle stelle. Diventa sempre più difficile per i residenti affittare un alloggio o comprare una casa in uno dei Paesi più ricchi del mondo
Cifre astronomiche per i prezzi delle case. Al punto che le persone sono scese in piazza nella capitale del Lussemburgo, per protestare contro l'aumento dei costi abitativi che ha reso impossibile per alcuni l'acquisto o l'affitto di un'abitazione nel Granducato.
"La situazione abitativa in Lussemburgo è catastrofica", afferma Jean-Michel Campanella, portavoce dell'associazione Mieterschutz per la tutela degli inquilini, "e sta peggiorando da anni".
Qual è la causa principale?
Anche se si tratta di un Paese molto dalle dimensioni molto piccole ed è densamente popolato, questo fattore non basta a spiegare come si è arrivati a questa situazione. Antoine Paccoud, ricercatore dell'Osservatorio dell'edilizia abitativa, afferma che "per 30 anni, tutta la produzione di alloggi è stata orientata verso gli investitori e sempre meno verso gli acquirenti".
I prezzi sono saliti costantemente dagli anni '70 e molti residenti faticano a trovare un alloggio che possono permettersi.
Le difficoltà incontrate dai giovani lussemburghesi fanno sì che molti di loro si spostino in Germania, Belgio o Francia, dove i prezzi degli immobili e gli affitti sono più bassi.
Una situazione, questa, che sbalordisce molti se si pensa che il Lussemburgo è uno dei Paesi più ricchi del mondo, dove il Pil pro capite ha superato i 125mila dollari nel 2022 e il salario minimo si attesta sulle 2100 euro.
Tuttavia, i prezzi delle abitazioni in media oscillano tra i 10mila e i 15mila euro al metro quadro, una cifra astronomica anche per i residenti.