Fukushima, nessun rischio per lo svuotamento dell'acqua in mare

Centrale nucleare giapponese di Fukushima
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Di Debora Gandini
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L’ira della Cina. Pechino è tornata a criticare con durezza il Giappone dopo l'avvio delle operazioni, definendo la mossa "estremamente egoista e irresponsabile"

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Prosegue lo scarico nell’oceano dell’acqua di raffreddamento della centrale nucleare giapponese di Fukushima. Un processo che potrebbe richiedere anche 30 anni. Nei container di acciaio si sono accumulate 1,34 milioni di tonnellate di acqua.

L’operazione di sversamento, iniziata questo giovedì, dopo il via libera di Tokyo, è stata approvata dall’Aiea, e secondo l'operatore TEPCO non c’è alcun rischio per la salute. I limiti della radioattività sarebbero praticamente nulli o bassissimi.

Secondo le autorità giapponesi, lo svuotamento dei serbatoi è necessario per smantellare completamente l'impianto che nel 2011 ha subito un grave danno a causa del terremoto e dello tsunami. Il peggior disastro nucleare dopo quello di Chernobyl.

Il gestore della centrale, la Tokyo Electric Power (Tepco) ha deciso di diluire il liquido con acqua di mare rispettando i limiti consentiti dalle norme di sicurezza giapponesi, prima di iniziare lo scarico tramite un tunnel sottomarino situato a un chilometro dal sito.

Il mese scorso l'Agenzia Internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha stabilito che il piano di scarico è in linea con gli standard globali di sicurezza e avrebbe un impatto "trascurabile" sulle persone e sull'ambiente.

L’operazione ha sollevato, diverse proteste da parte di ambientalisti, dai Paesi vicini preoccupati per le possibili conseguenze sull'ambiente, fino ai pescatori locali. Intanto La Cina ha vietato l’importazione di frutti di mare giapponesi. Prodotti come il sale sono esauriti nei mercati. In Corea del Sud il principale partito di opposizione è sceso in piazza per chiedere la sospensione dell'operazione.

L'Agenzia per la pesca del Giappone ha riferito che monitorerà i livelli di concentrazione di sostanze radioattive nei pesci catturati entro un raggio di 10 chilometri dalla centrale, e la pubblicazione dei primi risultati è attesa sul sito web dell'agenzia non prima di sabato.

L’ira della Cina

Pechino è tornata a criticare con durezza il Giappone dopo l'avvio delle operazioni, definendo la mossa "estremamente egoista e irresponsabile". Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri.

Ora il governo cinese ha "intrapreso iniziative serie contro il Giappone chiedendo di porre fine agli abusi". L'operazione è "una questione importante per la sicurezza" e il suo impatto va oltre i confini del Sol Levante, di cui "non è affatto una questione privata".

L'incidente di Fukushima di 12 anni fa è stata una grave catastrofe che ha causato la fuoriuscita di grandi quantità di sostanze radioattive nell'oceano e ora potrebbe verificarsi un nuovo disastro ai danni di popolazione locale e mondo intero "se il Giappone servisse i suoi interessi egoistici".

Il Giappone, infine, è accusato di essere "un sabotatore del sistema ecologico e un inquinatore dell'ambiente marino globale". 

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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