Il 23 luglio gli elettori spagnoli voteranno per eleggere il nuovo Parlamento. Il Partito popolare è avanti nei sondaggi. All'ultimo comizio Sanchez ha ricordato i riusltati del suo governo
Pedro Sánchez ha dato tutto nel comizio di chiusura della sua campagna elettorale. Davanti alla folla, il primo Ministro spagnolo ha ricordato i risultati ottenuti dal governo in una legislatura segnata dalla pandemia, e ha chiesto ai presenti di volgere lo sguardo a qualche hanno fa, per ricordare come lo stato in cui versava il Paese prima del suo arrivo al potere nel 2018.
"C'era un governo con un partito accusato di finanziamento irregolare, e che utilizzava il buon nome delle forze armate e dei corpi di sicurezza dello stato per creare strutture parapoliziesche, ostacolare le indagini giudiziarie e perseguire i suoi avversari politici", ha affermato il primo ministro, riferendosi all'esecutivo sorretto dai popolari di Mariano Rajoy fino alla mozione di sfiducia che ne ha decretato la fine.
Un possibile cambio di colore
Un governo guidato dal Partito popolare che ha molte chancedi tornare al potere. Secondo i sondaggi, il Partito popolare è avanti con il 34 per cento dei voti, seguito dai socialisti che si fermano al 28 per cento.
Il leader del Pp, Alberto Núñez Feijóo, è stato acclamato da migliaia di sostenitori a La Coruña. Ha governato la Galizia per molti anni, e gli elettori lo conoscono bene.
"Sapete anche cosa aspettarvi da me. Meno tensione e più moderazione. Meno personalismo e più interesse generale. Meno divisione e più unità. E meno io, io, io, io, io, io e più noi, noi, noi. Tutti noi", ha detto Núñez Feijóo.
Qualche ora prima, a Madrid, aveva anticipato: ""Il nostro sarà un cambio di passo gentile, sensato, che va a vantaggio di tutti. A chi fa male la dipartita di Sanchez? A parte i sostenitori incondizionati di Sanchez. Fa male anche al Partito Socialista. Vedete, alla fine il Partito socialista sarà in debito con noi".
Avanza l'estrema destra
Il partito di estrema destra VOX ha scelto per la chiusura della sua campagna elettorale la simbolica Plaza de Colón, nel centro di Madrid. Sebbene abbia perso vigore alla fine della campagna, aspira ancora a entrare in un esecutivo di coalizione con il PP. Sarebbe la prima volta dalla morte di Franco che l'ultradestra sale al potere in Spagna.
Una possibilità che spaventa la sinistra spagnola in generale e quella radicale in particolare che, guidata dalla carismatica Yolanda Díaz, ha lasciato da parte le fratture per unirsi nella coalizione Sumar e massimizzare i voti.
Secondo gli ultimi sondaggi, il peso politico di Vox e Sumar si equivale, viaggia intorno ai tredicipunti percentuali.