Unione europea e Nuova Zelanda hanno firmato un accordo di libero scambio

Ue e Nuova Zelanda firmano un accordo di libero scambio
Ue e Nuova Zelanda firmano un accordo di libero scambio Diritti d'autore Lukasz Kobus/ EU
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Di Gianluca Martucci
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Si propone di aumentare del 30% l'interscambio commerciale. Per l'Unione europea l'occasione ghiotta è in termini di risparmi sui dazi e accesso al mercato marittimo e degli appalti

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Unione europea e Nuova Zelanda hanno firmato un accordo di libero scambio che elimina tutti i dazi sulle esportazioni dell'Unione verso Wellington, principalmente manufatti, e sulla maggior parte delle merci importate dall'arcipelago, prevalentemente prodotti agroalimentari (vino, frutta e carne in particolare).

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha annunciato che l'intesa permetterà alle aziende europee di risparmiare 140 milioni di euro all'anno e di avere accesso al mercato dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni, del trasporto marittimo e degli appalti pubblici, che vale 60 miliardi di euro all'anno. Si attende ora la ratifica dai rispettivi legislatori.

L'accordo si propone di aumentare l'interscambio commerciale del 30%. Gli investimenti europei nel Paese, che attualmente iniettano 9,3 miliardi di euro nell'economia neozelandese, potrebbero crescere dell'80%.

Per la Nuova Zelanda si tratta di espandere le proprie opportunità in un mercato enorme come quello europeo. L'Unione europea è il terzo partner commerciale di Wellington. Finora le esportazioni verso il mercato europeo valevano 1,8 miliardi di dollari.

Il capitolo agroalimentare era il più delicato per l'Ue data la forza della Nuova Zelanda nel settore. Oltre all'eliminazione di tutti i dazi sulle esportazioni europee, l'accordo protegge tutti i vini e gli alcolici europei e altri prodotti a denominazione d'origine.

Per alcuni prodotti del settore lattiero-caseario e delle carni il volume delle importazioni neozelandesi che possono beneficiare della riduzione tariffaria sarà limitato.

L'accordo include anche impegni in materia di diritti del lavoro, uguaglianza di genere e sostenibilità, e richiede il rispetto dell'Accordo sul clima di Parigi, prevedendo sanzioni in caso di mancato rispetto degli obblighi. Questo è un elemento inedito nella storia degli accordi commerciali dell'Unione europea.

La Nuova Zelanda potrà partecipare al pogramma di ricerca e innovazione dell'Unione europea Horizon Europe, che mobilita circa 100 miliardi di euro fino al 2027, e l'accordo per la cooperazione del Paese con Europol, in vigore da oggi.

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