In risposta all'attacco, il presidente ugandese Yoweri Museveni ha promesso di inviare più truppe nell'instabile regione di confine tra Uganda e Congo, da anni teatro di drammatici scontri e attentati
Si aggrava il bilancio del massacro in Uganda.
L'Uganda è sotto shock, dopo l'attacco di venerdì scorso da parte di militanti islamisti che hanno ucciso 38 studenti di una scuola secondaria - la Lhubiriha Secondary School - ospitati in due dormitori nel villaggio di Mpondwe-Lhubiriha, a due km dal confine con il Congo.
I funzionari del governo ugandese hanno dichiarato che il bilancio delle vittime è salito a 42, dopo la morte di uno dei feriti: 38 studenti, tre civili (due membri della stessa famiglia) e una guardia di sicurezza della scuola.
Sette i feriti.
Altri sei studenti sono stati rapiti.
Impressionante la brutalità di quanto avvenuto. Alcuni studenti sono stati bruciati, altri sono stati colpiti con armi da fuoco o uccisi a colpi di machete.
Di alcune delle vittime del massacro, domenica si sono svolti i funerali.
Il raid sembra aver colto di sorpresa le autorità ugandesi: i primi soccorritori sono arrivati dopo che gli attentatori se ne erano già andati, lasciando una sanguinosa testimonianza del massacro compiuto.
Attacco islamista
L'attacco è stato attribuito alle cosiddette Forze Democratiche Alleate (ADF), gruppo musulmano ugandese che ha stabilito legami con lo Stato islamico.
i militanti del gruppo trovano rifugio proprio nella vicina Repubblica Democratica del Congo, dove - peraltro - hanno compiuto numerosi attentati.
Il gruppo Forze Democratiche Alleate è stato fondato all'inizio degli anni '90 da alcuni musulmani ugandesi, che si sentivano discriminati dalle politiche del governo dell'Uganda.
A quel tempo, i ribelli organizzarono attacchi mortali nei villaggi ugandesi così come nella capitale Kampala, incluso un attacco del 1998 in cui 80 studenti sono stati massacrati, in una città non lontana dal luogo del raid di venerdì.
Più truppe al confine
In risposta all'attacco di Mpondwe-Lhubiriha, il presidente dell'Uganda Yoweri Museveni ha promesso di inviare più truppe nell'instabile regione di confine tra Uganda e Congo, da anni teatro di tragici scontri e attentati, ma l'attacco alla scuola è il peggiore almeno dal 2010 ad oggi.
La situazione resta di altissima tensione.