Grano ucraino, l'Ue prolunga lo stop alle importazioni in cinque Paesi

Una manifestazione di agricoltori in Polonia
Una manifestazione di agricoltori in Polonia Diritti d'autore Michael Svarnias/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Per evitare pressioni eccessive sui prezzi, le importazioni di grano ucraino rimarranno vietate in cinque Paesi europei fino al 15 settembre

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L'Unione Europea ha prolungato il divieto di importazione di grano ucraino in 5 Paesi, tra cui la Polonia. La decisione è figlia del grande malcontento e delle proteste, tra gli altri, degli agricoltori polacchi che, di fronte ai prezzi troppo competitivi dei prodotti in arrivo dall'Ucraina, hanno dovuto fare i conti con derrate invendute o cedute a prezzi fortemente ribassati.  Dalle cinque nazioni in questione sarò possibile unicamente il transito del grano verso altri Paesi. 

La Polonia premeva per lo stop alle importazioni

Krzysztof Ciecióra, sottosegretario del ministero dell'Agricoltura e dello Sviluppo rurale della Polonia, ha spiegato di aver accolto con soddisfazione la decisione "ovvero l'interruzione della pressione dovuta alle importazioni di grano dall'Ucraina. Questi cereali non arriveranno in Polonia, è possibile solo il transito".

Tuttavia, la decisione dell'Unione Europea, ancorché sostenuta dal governo di Varsavia, non ha suscitato un vero sollievo da parte degli agricoltori polacchi, che temono di dover affrontare gli stessi problemi tra tre mesi. Al 15 settembre scadrà infatti la decisione. 

La scarsa soddisfazione degli agricoltori polacchi

"Oggi si parla di chiusura alle importazioni - spiega Wieslaw Gryn, agricoltore - ma limitata al 15 settembre non ci concede praticamente nulla. L'agricoltura non è una professione che si gioca sul momento ma sul lungo periodo. Gli agricoltori da un giorno all'altro si sono trovati costretti a vendere a prezzi molto più bassi. Oggi praticamente non sappiamo cosa seminare, cosa coltivare che sia commerciabile. Questo ha minato la nostra stabilità, e anche i rapporti tra i mulini e gli impianti di miscelazione dei mangimi si sono interrotti. Si trattava di sistemi di approvvigionamento stabili, una catena controllata "dalla fattoria alla tavola" che si è incrinata. Non dobbiamo competere con l'Ucraina, ma insieme, entrambi, esportare e vendere".

Secondo gli esperti, tutelare l'agricoltura polacca è utile, poiché risponde a determinati standard ecologici, soddisfa le regolamentazioni europee e contribuisce a garantire la sicurezza alimentare del continente.

Perché sul grano ucraino servono soluzioni di lungo termine

"Il problema della concorrenza dell'agricoltura ucraina nei confronti di quella polacca - osserva Sonia Sobczyk-Grygiel, di Polityka Insight - è molto serio. L'Ucraina ha ottime condizioni per la produzione agricola e dispone di una forza lavoro più economica. La lezione da trarre è che i polacchi dovrebbero prepararsi e sviluppare una strategia trasversale, ma è anche un appello all'Unione Europea affinché valuti, quando prende le decisioni, le conseguenze che ne discendono".

Lo stop alle importazioni di grano ucraino rappresenta dunque una soluzione temporanea che non soddisfa nessuna delle parti. Considerando l'interesse nel cooperare e il processo di avvicinamento dell'Ucraina all'UE, sono necessarie soluzioni di sistema e a lungo termine.

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