Serbia: migliaia in piazza contro il governo dopo la strage a scuola

Migliaia in piazza a Belgrado contro il governo
Migliaia in piazza a Belgrado contro il governo Diritti d'autore Darko Vojinovic/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Appelli per le dimissioni di ministri e la chiusura dei principali media statali che "promuovono la violenza". Il governo chiede la consegna delle armi non registrate

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La Serbia ha schierato poliziotti in tutte e 1.800 le scuole del Paese mentre gli alunni tornano regolarmente in classe dopo la strage della scorsa settimana che ha visto un adolescente aprire il fuoco sui compagni, uccidendone otto più una guardia scolastica.

Il presidente Aleksandar Vučić ha annunciato una riduzione del 90 per cento delle armi da fuoco in circolazione: "Secondo le nuove misure, domani cominceremo a confiscare le armi illegali. Le persone hanno un mese di tempo per consegnare armi e munizioni senza conseguenze. Nessuno ti chiederà come hai ottenuto queste armi. Basta consegnarle. È tutto".

Cresce la rabbia contro il governo

Dopo il massacro a scuola e quello, compiuto l’indomani da un 20enne in due villaggi della Serbia centrale – in cui sono morte altre otto persone – i ministri sono accusati di inerzia.

Si susseguono gli appelli per le dimissioni di ministri e la chiusura dei principali organi di informazione controllati dallo Stato che spesso ospitano criminali di guerra condannati.

A Belgrado in migliaia sono scesi in piazza per protestare. "Bisogna ricostruire il sistema da zero, compreso il sistema educativo. Sono madre di due studenti e voglio che vivano in un'epoca migliore di quella che ho vissuto io, negli anni '90, 2000 e oggi", dice Marina. Le fa eco Radovan Bojicic, pensionato 67enne: "L'intera atmosfera nella società è stata creata dal sistema, in particolare dal 'primo uomo', principale promotore di questa tragedia serba".

La Serbia ha il più alto livello di possesso di armi d’Europa: circa 39 persone su 100 hanno un’arma da fuoco.

L'amnistia delle armi

I cittadini serbi hanno iniziato a consegnare le armi alle stazioni di Polizia in tutto il Paese: una misura adottata dopo gli omicidi di massa della scorsa settimana. Le due sparatorie, non collegate tra loro, sono costate la vita a 17 persone, tra cui molti bambini.

L'amnistia delle armi da fuoco è uno dei provvedimenti introdotti dal governo.
Così il Segretario di Stato del Ministero degli Affari Interni, Zeljko Brkic: "Vorrei cogliere l'occasione per fare appello ai cittadini affinché portino liberamente alle stazioni di Polizia qualsiasi tipo di arma in loro possesso, non la buttino via, non la lascino nello spazio pubblico, aumentando così il livello di pericolosità sociale, perché un'arma può nuovamente entrare in possesso di persone non autorizzate".

Ma in una nazione che ha un'abbondante scorta di armi lasciate in eredità dalle guerre dei Balcani, molti ritengono che queste misure siano troppo poco e troppo tardi.

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