Il veicolo spaziale Orion della missione Artemis ritornato sulla Terra

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Di Ilaria Federico
In questa foto fornita dalla NASA la navicella spaziale Orion per la missione Artemis I arriva nell'Oceano Pacifico dopo una missione di 25,5 giorni sulla Luna.
In questa foto fornita dalla NASA la navicella spaziale Orion per la missione Artemis I arriva nell'Oceano Pacifico dopo una missione di 25,5 giorni sulla Luna.   -  Diritti d'autore  Kim Shiflett/For copyright and restrictions, refer to http://www.nasa.gov/multimedia/guidelines/index.html

Missione compiuta per Artemis 1: la capsula Orion è rientrata questa domenica sulla Terra con un perfetto ammaraggio nell'oceano Pacifico. È il primo successo della missione senza equipaggio del programma della Nasa di ritorno sulla Luna, a 50 anni esatti dall'ultima volta che un uomo ha messo piede sul suolo lunare con la missione Apollo 17 del 1972.

"Nessuno di noi avrebbe potuto immaginare una missione così riuscita", spiega il direttore di Artemis Mike Sarafin. "Il test di volo è andato molto bene. Ora abbiamo un sistema di trasporto fondamentale che può arrivare nello spazio profondo. Nei prossimi giorni e settimane analizzeremo i dati che abbiamo raccolto per capire bene i risultati di questa prima missione".

Lanciata il 16 novembre con il più grande razzo mai costruito, la capsula Orion ha salutato la Luna in un viaggio di quasi 26 giorni, percorrendo oltre due milioni di chilometri.

La nuova corsa alla Luna è ufficialmente aperta. Proprio mentre Orion rientrava sulla Terra, infatti, l'agenzia giapponese Ispace ha lanciato il suo primo razzo privato, Hakuto-R, fabbricato dalla compagnia spaziale di Elon Musk, SpaceX. A bordo si trova lo strumento Lunar Flashlight della Nasa, il cui obiettivo è quello di cercare la presenza di acqua sull'orbita lunare.