The Swimmers, storia di due siriane che fuggono per gareggiare alle Olimpiadi

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AP Photo Diritti d'autore Vianney Le Caer/2022 Invision
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Diretto da Sally El Hosaini, che ha deciso di inserire i rifugiati nel film

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Una storia straziante degna di essere raccontata, che mette in luce la realtà che debbono affrontare i rifugiati.

'The Swimmers' è un nuovo film biografico che racconta la vera storia dell'astro nascente del nuoto olimpico Yusra Mardini e di sua sorella Sara, in fuga dalla loro casa, devastata dalla guerra in Siria.

"Ero seduta con mia sorella quando l'ho guardato - dice Yusra Mardini, ambasciatrice dell'UNHCR - io e lei abbiamo pianto, riso e provato ogni emozione per tutto il tempo.

È pazzesco vedere la nostra vita rappresentata davanti ai tuoi occhi per due ore di fila".

La pellicola è diretta e co-scritta da Sally El Hosaini, che ha deciso di inserire i rifugiati nel film e dietro le quinte.

Anche la domanda di diritto d'asilo è toccata, prima di un epilogo tutt'altro che scontato.

"Ci siamo davvero battute per ottenere la massima autenticità possibile - dice Sally El Hosaini, regista - ad esempio, quando stavamo girando le scene del gommone, abbiamo davvero messo un gommone nel Mar Egeo sulla stessa costa dove di solito si incrociano.

Infatti, quando abbiamo ripreso quella costa, abbiamo visto i gommoni attraversare con i nostri occhi e visto le navi della Guardia costiera che li inseguivano".

Vianney Le Caer/2022 Invision
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Dopo aver convinto la propria famiglia, le sorelle fuggono dall'escalation della guerra civile in Siria e sperano di raggiungere la Germania, via Grecia, su un barcone.

Non sono solo rifugiate, ma anche eroine che contribuiscono a salvare la vita ad altre 18 persone quando la loro barca inizia ad affondare.

Le due saltano in acqua senza esitazione e trascinano tutti a terra: una traversata di 45 minuti si trasforma in tre ore e mezza di incubo.

Ancora più incredibile, Yusra riesce nell'intento di gareggiare alle Olimpiadi di Rio nel 2016.

"Quando ho fatto quello che ho fatto - aggiunge Yusra Mardini - quando ho lasciato il mio Paese o mi sono prefissata l'obiettivo di andare alle Olimpiadi, non avrei mai pensato che sarebbe andata a finire così: è pazzesco, sto cercando di metabolizzare tutto".

Dal 2016, molti produttori cinematografici si sono messi in fila per assicurarsi i diritti sulla storia della vita delle sorelle nuotatrici, che hanno rifiutato diverse offerte.

Dopo essere fuggite dalla guerra civile siriana poco prima, non erano pronte affinché il mondo conoscesse la loro storia, almeno sino ad ora.

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