In Germania, l'ex Cancelliere Schröder al centro delle polemiche per le sue posizioni pro Putin
È stato lui, quasi due decenni fa, a chiudere l'accordo con il Cremlino per la costruzione del gasdotto Nord Stream 2.
Oggi l'ex Cancelliere tedesco Gerhard Schröder, lobbysta pro Putin, potrebbe essere privato dell'ufficio e del denaro per pagare il personale, proprio a causa delle affinità elettive con il presidente russo.
Si tratta di privilegi che costano ai contribuenti poco più di 400mila euro all'anno.
Da quando ha perso le elezioni contro Merkel nel 2005, l'ex Cancelliere ha accelerato la marcia di avvicinamento a Mosca, entrando nel board della società che gestisce il gasdotto russo-tedesco e nel consiglio di vigilanza del gigante energetico russo Rosneft.
Gli interessi di Putin sono dunque in parte quelli di Schröder che ha qualificato la guerra in Ucraina come un errore ma non ha preso le distanze dalla politica di aggressione del presidente Putin.
Molti membri della SPD, di cui Schröder fa parte dal 1963, chiedono l'espulsione dell'ex Cancelliere dal partito. Nell'elenco delle personalità ispiratrici degli oltre 150 anni di storia socialdemocratica, Gerhard Schröder non è più rappresentato, a differenza di quanto accadeva prima dell'inizio della guerra in Ucraina.