Questa domenica, all'alba, Pyongyang ha lanciato un missile balistico a raggio intermedio, sparato dalla provincia settentrionale di Jagang, da dove sono stati già lanciati i missili che i nordcoreani sostengono essere ipersonici. L'escalation di Kim Jong-un non si ferma
Sette missili in un mese.
Stavolta è stato lanciato persino il più potente, dal 2017 ad oggi.
Questa domenica, all'alba, Pyongyang ha lanciato un missile balistico a raggio intermedio, sparato dalla provincia settentrionale di Jagang, da dove sono stati già lanciati i missili che i nordcoreani sostengono essere ipersonici.
Il missile ha raggiunto un'altitudine massima di 2.000 km e ha percorso circa 800 km in mezz'ora, prima di cadere nel Mar del Giappone: lo ha reso noto lo Stato Maggiore nord-coreano.
Particolarmente preoccupati la Corea del Sud e il Giappone, secondo i quali la Nord-Corea sta seguendo un percorso simile a quello del 2017, quando le tensioni erano al culmine nella penisola coreana, poi smorzate dall'intervento dell'allora presidente americano Donald Trump.
Giappone: "Abbiamo protestato con forza"
Hirokazu Matsuno, Segretario di Gabinetto del governo giapponese, dichiara:
"Le attività della Corea del Nord, compreso il lancio consecutivo di missili balistici, sono una grande minaccia per la pace della nostra nazione, della regione e della società internazionale. Il lancio di un tale missile balistico ad alta intensità viola la moratoria e la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e, perciò, abbiamo protestato con forza nei confronti della Corea del Nord".
"L'arma più potente"
Il ministro della Difesa giapponese, Nobuo Kishi, ha dichiarato ai giornalisti che è chiaro che il missile lanciato oggi è l'arma a più lungo raggio che la Corea del Nord abbia mai testato dai tempi del suo Hwasong-15 ICBM, nel novembre 2017.
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale a Seul, in cui ha descritto il test come un possibile "lancio di missili balistici a medio raggio", che ha portato la Corea del Nord sull'orlo della fine della sua auto-sospensione (del 2018) dei test di dispositivi nucleari e missili balistici a più lungo raggio.
Solo nel mese di gennaio, è il settimo lancio di missili da parte della Corea del Nord.
Il ritmo insolitamente veloce dei test indica l'intenzione di Kim Jong-un di fare pressione sull'amministrazione americana del presidente Joe Biden sui negoziati nucleari da tempo bloccati: secondo Kim, a quanto pare, è ora di riprendere le trattative.
Rischio isola di Guam
Per gli esperti, un missile come quello lanciato dalla Corea del Nord potrebbe percorrere 4.500 km e, quindi, raggiungere l'isola di Guam, territorio statunitense nell'Oceano Pacifico.