Biden minaccia sanzioni personali a Putin. Il Cremlino mette in guardia da contromisure. Mosca e Washington ai ferri corti sull'Ucraina. Berlino annuncia l'invio di 5.000 soldati
Minacce, altolà e toni sempre più esacerbati. Proprio mentre Francia e Germania tentano una mediazione dell'ultimo minuto a Parigi, fra Mosca e Kiev è già guerra delle parole. Al presidente Biden, che in difesa dell'Ucraina mette in guardia Putin da sanzioni personali, Mosca rimanda palla e responsabilità a Washington: "Se non arriva una risposta costruttiva e l'Occidente mantiene il suo atteggiamento aggressivo - ha ribadito il Ministro degli esteri Lavrov -, Mosca adotterà le contromisure necessarie".
Grandi manovre sul fronte occidentale. Berlino invierà 5.000 uomini
Le grandi manovre continuano intanto anche sul fronte Occidentale. 8.500 i soldati statunitensi in stato di massima allerta e pronti a essere schierati nei paesi Nato dell'Europa orientale. 5.000, invece, gli uomini che Berlino ha fatto sapere invierà a sostegno dell'Ucraina. Ma Germania e Stati Uniti non sono le sole a mobilitarsi. "Stiamo fornendo armi difensive all'Ucraina - ha detto laSegretaria britannica agli affari esteri, Liz Truss -. Stiamo fornendo sostegno economico all'Ucraina. E invitiamo a Russia a desistere da ogni invasione. Se invece lo facesse, i costi che finirebbe per pagare, sul piano economico, sarebbero enormi".
Gli esperti ucraini: "Mezzi insufficienti per operazione russa su vasta scala"
Per lanciare un'operazione su vasta scala, stimano intanto diversi esperti ucraini, a Mosca servirebbero però ancora almeno due settimane. Le truppe mobilitate al confine, stimano l'ex ministro della difesa Andriy Zagorodnyuk ed altri analisti, sono al momento insufficienti per portare avanti un'invasione del Paese. Con i mezzi e i numeri a disposizione sarebbero sufficienti solo a condurre incursioni limitate e parziali.