L'Austria non vuole perdere la battaglia contro il covid dell'inverno 2021-22. Dopo avere imposto l'obbligo di confinamento per i non vaccinati, Vienna inizia una campagna vaccinale per bambini tra i 5 e i 12 anni di età. Teme le cifre, meno inoculati che nel resto dell'Ue e forte aumento dei casi
L'Austria passa alle vie di fatto: inizia la campagna vaccinale anti-covid per i bambini tra i 5 e i 12 anni dopo avere costretto al confinamento chi rifiuta l'inoculazione del siero contro il coronovirus dalla mezzanotte di domenica.
I due provvedimenti adottati da Vienna sono i più drastici rispetto a quelli degli altri Paesi dell'Unione Europea .
Per il governo austriaco si tratta di una controffensiva intesa a bloccare l'impennata virale d'autunno.
L'Austria ha finora vaccinato circa il 65% dei suoi 9 milioni di abitanti, di poco al di sotto della media europea attestata al 67%.
Le autorità sanitarie del Paese hanno registrato 12.000 casi nelle ultime settimane dai circa 2.000 al giorno di settembre.
La vicina Germania cerca di mettere pressione sui riluttanti vaccinali e vieta l'accesso a bar e ristoranti alle persone non immunizzate.
Berlino teme un'esplosione di casi di fronte a un numero di positivi in netta crescita.
Il Regno Unito invece raccomanda, senza imporre, terze dosi per chi ha tra 40 e i 49 anni e una seconda dose di Pfizer per gli adolescenti di un'età tra i 16 e i 17 anni.
Il Professor Jonathan Van-Tam, vicecapo dell'Alta autorità sanitaria inglese dice: "penso che se il programma terze dosi funzionerà potremo ridurre le preoccupazioni per i possibile ricoveri e i probabili decessi da covid a Natale e per tutto l'inverno, per milioni di persone. È semplice e decisivo.
La Francia per il momento non rileva un'incidenza preoccupante di casi, e adotta come unica misura aggiuntiva l'obbligo di mascherina a scuola per gli studenti a partire dai sei anni di età.