Il progetto è stato avviato da Eva, onlus attiva da anni nel contrasto alla violenza sulle donne. Gli agrumi del parco reale vengono raccolti e usati per produrre marmellata: a farlo sono donne vittime di abusi
PUBBLICITÀLa reggia di Caserta apre le sue porte alle donne vittime di violenza domestica. Sono loro, da quest'anno, a raccogliere le arance prodotte dagli oltre trecento alberi del parco reale. Agrumi che poi sono trasformati in una marmellata in vendita online, ma che alla riapertura dei musei si potrà comprare anche nella reggia.
Un progetto di economia circolare e solidale avviato dalla cooperativa Eva, onlus impegnata da decenni nel contrasto alla violenza sulle donne. Nel 2012 la onlus ha attivato a Casal di Principe, in un bene confiscato alla criminalità organizzata, un laboratorio che sostiene l'autonomia e l'inserimento lavorativo di donne in condizioni di particolare difficoltà.
"L'identità della Reggia di Caserta, istituto al servizio della società e del suo sviluppo - dice la direttrice Tiziana Maffei - ha un intrinseco e originario spirito produttivo che deve conciliarsi oggi con gli obiettivi di ecosostenibilità e 'no waste' dell'Agenda 2030. Questo progetto integra tale ottica con la solidarietà sociale e la condivisione con la comunità. Un bel regalo per l'8 marzo".
I frutti sono stati raccolti all'interno del complesso monumentale nei mesi di gennaio e febbraio e poi lavorati nel laboratorio della onlus. I ricavi ottenuti dalla vendita della "marmellata della Regine" - il cui nome è un omaggio alle sovrane protagoniste delle storia della reggia di Caserta saranno destinati interamente ai progetti di tutela delle donne vittime di violenza.