Mentre il mondo è distratto dal covid un angolo di Mozambico vive un incubo

Mentre il mondo è distratto dal covid un angolo di Mozambico vive un incubo
Diritti d'autore أ ف ب
Diritti d'autore أ ف ب
Di Alberto De Filippis
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Si fanno chiamare al Shabaab, ma sono un altro manipolo di assassini che hanno sequestrato un'intera regione del Mozambico e non hanno nulla a che fare con la formazione islamista somala

PUBBLICITÀ

Una ribellione islamista devasta un angolo remoto del Mozambico dov'è scoppiata una guerra che il mondo ignora. Massacri, decapitazioni e il breve sequestro di due intere città nella provincia settentrionale di Cabo Delgado non sono stati sufficienti a risvegliare l'interesse e lo sdegno del pianeta.

Mentre il mondo è distratto dal covid un angolo di Mozambico vive un incubo

Diversi filmati mostrano come gli uomini di questo nuovo stato islamico circolino liberi per le strade indossando peraltro uniformi regolari cosa che confonde la gente come ha confermato il vescovo cattolico di Pemba, Luiz Fernando Lisboa.

I sofisticati attacchi militari su larga scala sono la prova di un cambiamento radicale nella strategia del gruppo conosciuto localmente come al-Shabab, sebbene, ed è un paradosso, non abbia legami noti con l'omonimo gruppo jihadista somalo, affiliato ad al-Qaeda.

Il gruppo terrorista mozambicano ha trascorso gli ultimi due anni operando nell'ombra, attaccando villaggi remoti in tutta la provincia, tendendo imboscate alle pattuglie dell'esercito su strade isolate e costringendo oltre 200.000 persone a fuggire dalle loro case, ma raramente dando indicazioni sul suo motivazioni, la sua leadership o le sue richieste.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Kenya, il capo delle forze armate muore in uno schianto in elicottero: tre giorni di lutto

Sudan, un anno di guerra: donatori a Parigi, Germania promette milioni di aiuti

Migranti, alle isole Canarie arrivano sempre più minori non accompagnati: si moltiplicano i centri