Regno Unito, il 'new deal' di Boris Johnson: "5 miliardi per le infrastrutture"

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Il premier ha annnunciato un piano di investimenti per rilanciare l'economia: stando agli ultimi dati il pil britannico si è contratto del 2,2% nel primo trimestre del 2020

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Nei primi tre mesi del 2020 l'economia britannica ha subito la peggiore contrazione in più di quarant'anni. Stando ai dati dell'Ufficio nazionale di statistica tra gennaio e marzo il prodotto interno lordo è calato del 2,2%.

Un tracollo che ha riguardato tutti i settori principali dell'economia. Il peggio però deve ancora venire, visto che la quarantena nel paese è stata introdotta solo il 23 marzo, in ritardo rispetto agli altri Paesi: bisognerà quindi attendere i dati del secondo trimestre per capire il reale impatto del coronavirus sull'economia.

Per ridarle ossigeno il premier Boris Johnson ha annunciato un piano di investimenti da 5 miliardi di sterline, la maggior parte dei quali destinati alle infrastrutture. "Costruire, costruire, costruire" il motto scelto dal premier.

Dei 5 miliardi stanziati dal governo uno e mezzo saranno destinati agli ospedali e uno ad un programma decennale di riqualificazione degli edifici scolastici, mentre 100 milioni saranno usati per progetti stradali.

Gli stanziamenti sono "un pacchetto iniziale" di risorse ulteriori, "comunque non insignificanti", che vanno ad aggiungersi ai piani pluriennali già delineati dal governo Tory da "34 miliardi per la sanità, 40 miliardi per le scuole, 100 miliardi per le infrastrutture". 

Lo ha affermato lo stesso premier rispondendo ai giornalisti sul peso limitato dello stanziamento indicato rispetto alle ambizioni della "retorica" del discorso odierno sulle necessità immediate di sostegno al lavoro dinanzi a stime che prevedono 3 milioni di disoccupati per effetto della pandemia nei prossimi mesi e un impatto senza precedenti sul pil. 

Johnson ha detto che "non si tratta solo di un' accelerazione" del programma Tory, ma di "un incremento", e che "costruire, costruire, costruire" significa anche rispondere all'invocazione laburista "lavoro, lavoro, lavoro". Ha invece glissato su un eventuale ripensamento dell'impegno elettorale a non aumentare le tasse ai redditi più elevati.

Stando alle previsioni della Banca d'Inghilterra l'economia britannica potrebbe subire un contrazione del 20% nei primi sei mesi dell'anno.

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