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Presidenziali in Polonia: cosa si aspetta la gente

Presidenziali in Polonia: cosa si aspetta la gente
Diritti d'autore AP / Gregor Fischer
Diritti d'autore AP / Gregor Fischer
Di Marta BrambillaLeszek Kablak
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Dopo una durissima e intensa campagna elettorale, i polacchi sono convinti che a vincere sarà la democrazia. Alle urne è prevista la più alta affluenza di sempre

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Nonostante sia in netto vantaggio nei sondaggi e le previsioni lo diano come vincente al primo turno, l'attuale presidente polacco Andrzej Duda non può ancora dirsi certo di vincere le elezioni.

Gli ultimi sondaggi, infatti, evidenziano un testa a testa con il suo rivale Rafal Trzaskowski e una potenziale sconfitta in caso al secondo turno dovesse affrontare Szymon Holowina, ex presentatore televisivo.

Uno scenario che fino a qualche settimana fa sembrava fortemente improbabile.

Michal Sowa, dentista, dice di volere un presidente che continui a cooperare col governo, che ha portato al Paese ottimi risultati negli ultimi 5 anni: ""Andrzej Duda è una garanzia. Viene dal partito di maggioranza. Dopo le elezioni vorrei che le decisioni sugli affari interni alla Polonia venissero prese a Varsavia, non a Bruxelles o a Berlino..."

Indipendenza, competenza e conoscenza delle lingue straniere: queste le qualità che convincono Piotr Markiewicz, accademico, che il candidato da battere sia il sindaco di Varsavia, Rafał Trzaskowski, il candidato liberale di Piattaforma Civica: "E' necessario un contrappeso al monopolio del potere! Un controllo della maggioranza parlamentare e del governo. E penso che possa favorire lo sviluppo della Polonia".

La Polonia ne ha avuto abbastanza della guerra di 15 anni tra liberali e conservatori, dice Pawel Sliz, avvocato, che è convinto che solo il candidato indipendente Szymon Hołownia potrebbe sanare le profonde divisioni nella società polacca: "Voglio una Polonia dove ciascuno di noi trovi un posto: che sia un elettore di Piattaforma Civica, o un elettore del partito Diritto e Giustizia. E non dover litigare quando parlo di politica. Vorrei che che questa politica non sembri sporca come una palude".

Il leader del Partito del Popolo lavorava in questo ospedale. Il direttore della struttuta ricorda l'aiuto che Władysław Kosiniak-Kamysz, prestò durante la giornata Mondiale della Gioventu a Cracovia: "Garantisce la normalità, la riforma del sistema sanitario che tutti aspettano, lo sviluppo di politiche per la famiglia: asili, assistenza sociale anche per le famiglie numerose e sostegno per gli anziani".

La campagna, che è stata intensa e che ha visto i candidati attaccarsi l'un l'altro, terminerà venerdi a mezzanotte, quando scatterà la giornata di silenzio elettorale.

Il nostro inviato a Cracovia, Leszek Kablak, commenta: "Tutto sembra indicare che solo a metà luglio i polacchi riusciranno a sapere chi sarà il presidente per i prossimi 5 anni. Ma sembra certo che questa volta il vincitore sarà la democrazia, con l'affluenza prevista più alta di sempre."

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