Ramadan col virus in agguato costringe i musulmani di tanti paesi alla solitudine

Ramadan col virus in agguato costringe i musulmani di tanti paesi alla solitudine
Diritti d'autore AP
Diritti d'autore AP
Di euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Dall'Egitto alla Siria, dalla Liberia a Sarajevo il mondo musulmano vive il mese del digiuno e della preghiera ma la lotta alla pandemia non consente a nessuno di condividere l'esperienza religiosa con gli altri

PUBBLICITÀ

Dopo la pasqua cristiana anche il mese sacro dei musulmani, il ramadan sconta la pandemia con ampia riduzione della socialità e con le preghiere preferibilmente ben distanziati gli uni dagli altri.

Ramadan è il mese sacro del digiuno, consacrato alla preghiera, la meditazione, l'astensione dalla sessualità. Il digiuno è un obbligo solo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non mangiano, non bevono, non fumano e non praticano sesso.

Così come è stato per le messe religiose cristiane anche i momenti di preghiera in tanti paesi mussulmani in cui serpeggia la pandemia e autorità hanno imposto il distanziamento sociale. Nelle città egiziane sono state però decorate le strade in onore alla disciplinata festività annuale.

Timore della pandemia in Siria

Nelle strade di Idlib, Siria, in apparenza il Covid 19 si è affacciato solo in sordina. Se l'infezione prendesse piede in un paese con le città sono state distrutte da una guerra civile lacerante e mortifera la strage sarebbe epocale. Il ramadan è comunque il mese della solidarietà che è al primo posto nelle intenzioni di bene che i musulmani devono praticare. Le vedove in equipaggiamento protettivo preparano pasti iftar per i bisognosi e i tanti sfollati.

Il senso della solidarietà

"Sono vedova, ho sette figli e due nipoti rimasti orfani - racconta Um Muhammad - aiuto come posso per il ramadan cucinando per gli orfani o i poveri indigenti". Passata la giornata si può consumare un piccolo pasto serale dopo una preghiera che interrompe il digiuno fino al mattino successivo. A Sarajevo intanto sopravvive il tradizione del colpo a salve al tramonto, un segnale dato con n vecchio affusto per indicare ala popolazione la fine della giornata e del digiuno diurno. Il digiuno durante il mese del ramadan costituisce uno dei cinque pilastri dell'Islam.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ramadan, restrizioni Covid per il mese santo dei musulmani

Covid-19, musulmani in Italia: salme in attesa di sepoltura e mancanza di spazi

Eid al-Fitr: festeggiare la fine del Ramadan a Roma