Covid-19, musulmani in Italia: salme in attesa di sepoltura e mancanza di spazi

Moschea di Sesto San Giovanni (Milano)
Moschea di Sesto San Giovanni (Milano) Diritti d'autore AFP
Di Stefania De Michele
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Il dramma delle sepolture per le vittime musulmane del virus: ritardi, salme negli obitori e persino a casa. Impossibili i rimpatri e cimiteri senza spazi

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Vivo o morto non fa differenza perché, in tempi di coronavirus, nessuno ti vuole.
Voli soppressi da una parte e frontiere sbarrate dall'altra per le vittime della comunità musulmana in Italia: impossibile il rimpatrio delle salme nei Paesi d'origine, nel Maghreb, in Africa settentrionale, ma anche Pakistan e Bangladesh. 

"I nostri morti in attesa di sepoltura"

Boubakeur Gueddouda, presidente del Centro islamico di Sesto San Giovanni, racconta di un dolore anche più grande, legato all'impossibilità di dare subito una degna sepoltura ai propri cari: "La pandemia ci ha impedito di rimpatriare i nostri morti. Come musulmani, siamo obbligati a effettuare immediatamente la sepoltura e abbiamo incontrato molte difficoltà. Ma grazie agli uomini di buona volontà, soprattutto all'interno delle prefetture, abbiamo risolto i problemi. È vero, però, che alcuni cadaveri sono rimasti 10/15 giorni a casa".

Nei cimiteri poco spazio: le salme ''parcheggiate'' negli obitori e persino a casa

I musulmani italiani sono circa 2 milioni e 600 mila, pari al 4,3 per cento della popolazione.
Non esistono statistiche ufficiali su quanti di loro hanno perso la vita durante l'epidemia. Ma il dramma si è consumato: ritardi, salme parcheggiate in ospedale, in obitorio e persino a casa con evidenti implicazioni anche sanitarie. In alcuni casi, invece, si è optato per sepolture in comuni lontani, ovunque ci fosse disponibilità. 

Nella sezione musulmana del cimitero di Bruzzano, Mustapha Moulay, pensionato residente a Milano, osserva una tomba di terra grigia nella sezione musulmana di un cimitero cattolico, dove sua moglie - morta di Covid - ha trovato posto: "Cosa dovrei fare? Non incolpo l'ospedale, non incolpo il governo italiano - dice  - tutto questo è al di sopra della mia portata".

Le comunità islamiche lanciano un appello

L'Unione delle comunità islamiche d'Italia elenca 76 cimiteri musulmani nel Paese.
Gli imam chiedono adesso più luoghi di sepoltura o spazio aggiuntivo nei cimiteri esistenti perché i musulmani di seconda generazione vogliono sempre più spesso essere sepolti in Italia.
Per ora 150 comuni sulle quasi 8000 municipalità italiane hanno risposto all'appello.

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