La prossima settimana, il Parlamento del Paese sarà chiamato ad esprimersi sulla legge che prevede l'assegnazione di pieni poteri al Primo Ministro: soltanto durante l'emergenza?
In Europa, oltre una dozzina di Paesi hanno applicato misure e legislazioni d'emergenza per combattere la pandemia di Covid-19.
Ma solo una di queste leggi, varata in Ungheria, ha provocato una condanna internazionale: Commissione europea e Parlamento europeo pensano che essa comprometterebbe la democrazia del Paese.
La legge incriminata consentirebbe al Primo Ministro, Viktor Orbàn, di governare con decreto: in pratica, esautorerebbe il Parlamento.
Questo succede anche in altri Paesi, ma i critici affermano che tale legge non ha una chiara limitazione nel tempo, quindi rappresenta un rischio per lo Stato di diritto.
Un articolo della legge prevede pene detentive per i diffusori di notizie false relative all'epidemia: il Parlamento esprimerà il proprio voto sulla legge la prossima settimana.
CONFINE "MOVIMENTATO"
Mercoledì sera al confine tra Ungheria e Austria, si è creato il caos nel giro di 10 minuti. Dopo che le autorità magiare hanno lasciato passare gli automobilisti, soprattutto rumeni e bulgari che fuggono da occidente dove la gran parte di loro ha perso il lavoro a causa della pandemia di coronavirus.
I camion possono attraversare il confine per tutto il giorno senza limitazioni di orario, ma la coda non è mai inferiore a 15 chilometri, il che significa circa 6 ore di attesa.
CARTELLINO ROSSO PER GLI UNGHERESI CHE DEVONO STARE IN QUARANTENA
Anche gli ungheresi di ritorno in patria vengono registrati e devono dichiarare da dove arrivano. Se qualcuno mostra sintomi sospetti o ha visitato uno dei paesi più colpiti, può vedersi imposte due settimane di quarantena.
5.000 persone hanno già ricevuto un adesivo simile. Tuttavia, i controlli hanno rivelato che almeno cento persone si sono rifiutate di rimanere in casa. Chi non ha seguito l'ordine è stato denunciato.