Coronavirus: a Berlino non si balla più

Coronavirus: a Berlino non si balla più
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Di Salvatore Falco
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"È possibile che alla fine di questa crisi, gran parte della cultura per cui Berlino è conosciuta e grazie alla quale molti si sentono bene qui, sparisca", dicono le organizzazioni di settore

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A Berlino non si balla più. I Night club, le sale da concerto e le sale da ballo da questo week-end sono chiusi nella capitale tedesca. La decisione è stata presa dal senato che governa la città per prevenire il rischio di contagio provocato dal coronavirus dopo diversi casi riscontrati nel famoso Bar Trumpet. Musei, biblioteche e teatri avevano già chiuso i battenti.

Una minaccia molto grande per la cultura

"Questa è per noi la più grande crisi dalla fine della seconda guerra mondiale - spiega Lutz Leichsenring dell'associazione Clubcommission - Non abbiamo mai vissuto una minaccia così grande per la scena culturale. È possibile che alla fine di questa crisi, gran parte della cultura per cui Berlino è conosciuta e grazie alla quale molti si sentono bene qui, sparisca".

La direttiva non fa sconti: vanno chiusi i luoghi dove le persone sono vicine, dove si balla e c'è molto rumore. "Se le persone nel club si urlano nelle orecchie per coprire la musica ad alto volume, allora la trasmissione è più facile", spiega il portavoce dei medici del servizio pubblico di Berlino.

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