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La Spagna va a elezioni anticipate

La Spagna va a elezioni anticipate
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Di Euronews
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Bocciata la legge Finanziaria dal Parlamento, il governo Sanchez andrà al voto. Il premier scioglierà le riserve dopo il Cdm di venerdì. Gridano alla vittoria i popolari, delusi i partiti catalani che speravano in una collaborazioe più proficua

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La Spagna si prepara a nuove elezioni, dopo che il Parlamento ha bocciato la legge Finanziaria, con i voti dei partiti di centro destra, Ciudadanos e degli indipendentisti catalani.

L'esito del voto è stato senza appello, 191 i sì su 350:  Pedro Sànchez sapeva che solo un miracolo poteva salvarlo. Dallo scorso giugno, il leader socialista guida un governo di minoranza, con soli 84 deputati sostenuto da una compagine di forze e interessi politici diversi. Gridano vittoria i popolari che sono stati scalzati dal governo, lo scorso giugno con una mozione di sfiducia presentata proprio dai socialisti.

Il leader popolare Pablo Casado grida vittoria:  "Oggi al Parlamento siamo stati determinanti: abbiamo sancito la fine del governo di Pedro Sanchez. Il Parlamento non l'ha sostenuto neppure in quella che è una delle più importanti leggi della legislatura".

I deputati catalani potevano fare la differenza ma la proposta di appoggiare la legge di Bilancio aprendo, in cambio, i negoziati su una maggiore autodeterminazione della Catalogna è stata respinta dal governo che ha parlato di evidente ricatto.

 Il deputato catalano di Erc, il Partito repubblicano della Catalogna, rimpiange il fatto di aver perduto tempo appoggiando i socialisti:

"Il nostro errore è stato quello di essere trasparenti, direi di più siamo stati ingenui , abbiamo sostenuto i socialisti nei mesi scorsi in cambio di niente". 

La concomitanza del voto sulla Finanziaria con l'inizio del processo ai 12 dirigenti catalani, iniziato martedì, ha giocato contro il governo socialista.

Le proteste in piazza dei filo-indipendentisti da un lato e le manifestazioni convocate dall'opposizione di destra dall'altro, che accusa il governo di aver fatto concessioni agli indipendentisti hanno esacerbato il clima politico e sociale.

Solo dopo il Consiglio dei ministri di venerdì, il premier Sanchez dovrebbe sciogliere la riserva sulla convocazione delel elezioni, che è prerogativa del governo.

Gli spagnoli potrebbero andare alle urne già a metà aprile, si eviterà probabilmente di far coincidere le Politiche con le Europeee di maggio, cosa che sarebbe gradita ai Popolari.

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