Decimo giorno di proteste mentre il presidente Macron prosegue con i grand débat. Al corteo parigino striscioni contro i proiettili di gomma
Un ritrovo a mezzogiorno all'esplanade de les Invalides a Parigi e poi ancora mobilitazioni a, Bordeaux, Lille, Lione, Tolosa, dove i commercianti si dicono sull'orlo del baratro.
Via al decimo sabato di mobilitazione dei gilet gialli in Francia. Sempre di meno i partecipanti rispetto al debutto 2 mesi fa.
Circa 5000 erano i manifestanti alla partenza del corteo parigino che sfila senza incidenti per le vie della città. Oltre agli slogan "Macron dimettiti", i cartelli "Liberté, Egalité, Flashball", in polemica contro l'uso di pallinidi gomma da parte delle forze dell'ordine, pallini che in settimane di proteste, hanno causato diversi feriti.
Fuori Parigi
Tensioni tra manifestanti e la polizia ci sono stati a Rennes e Caen. A Lione i gilet gialli hanno impedito l'ingresso nelle vie dello shopping del centro cittadino.
Ieri, intanto il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato 600 sindaci dell'Occitania dopo il primo incontro fiume, il giorno prima, con quelli normanni. Il presidente è stato contestato buste paga alla mano, da cittadini indignati per le difficoltà economiche. Ha risposto di non essere sordo ma ha confermato il percorso di riforme ribadendo che "Non è con la reintroduzione dell'imposta sulla fortuna" che si risolvono i problemi del Paese.
Per una parte dei gilet gialli le aperture dell'Eliseo sono del tutto insufficienti ed insoddisfacenti.