Campionessa di repressione del cristianesimo è la Corea del Nord ma anche in Russia e in Messico per ragioni diverse certi settori del cristianesimo sono ben più che osteggiati
Sono Corea del Nord, Afghanistan e Somalia i paesi in cui la perscuzione dei cristiani è la più efferata. L'organizzazione Porte Aperte ha pubblicato la World Watch List 2019 che riguarda un' indagine fatta fra il novembre 2017 e l'ottobre 2018.
Milioni di perseguitati
Si calcolano in 245 i milioni i cristiani perseguitati, sostanzialmente 1 cristiano su 9 subisce un alto livello di persecuzione a causa della sua fede in diverse regioni del mondo.
Al terzo posto la Somalia
La Somalia detiene la terza posizione nella classifica, l’unica comunità cristiana superstite considerata in questa analisi è quella dei cristiani ex musulmani. Sono un bersaglio di al-Shabaab e spesso vengono subito giustiziati appena scoperti. Al-Shabaab considera la sharia, cioè la legge islamica, come base per regolare tutti gli aspetti della vita in Somalia.
L'Afghanistan in seconda posizione
La Repubblica islamica dell’Afghanistan non permette a nessun cittadino afghano di diventare cristiano, né riconosce i convertiti come tali. La conversione è considerata apostasia. I Taleban hanno anche aumentato il loro controllo su alcune aree del paese ed esercitano un’influenza crescente. L'antagonismo etnico poi chiude uno scenario tanto articolato quanto tragico.
Il primato anticrsitiano della Corea del Nord
Campionessa della repressione è la Corea del Nord che nonostante l'avvio dei negoziati col vertice Trump-Kim Jong un, non mostra segnali di miglioramento.
Detiene nei campi di lavoro fra i 50 e i 70 mila cristiani per motivi legati alla loro fede. Il principale responsabile della persecuzione nella Corea del Nord è lo Stato. Per tre generazioni tutto nel paese si è concentrato sulla venerazione della famiglia Kim.
Ma la persecuzione va molto al di là dei confini degi stati dichiaratamente ostili ai cristiani, il terrorismo ha molto spesso radici religiose che infiammano a più riprese l'Egitto come i territori di guerre e guerriglie in cui si è esibito lo stato islamico in sira e d iraq. Un incendio permanente.