Ambiente: la politica di Macron non convince

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Dopo le dimissioni del popolare ministro dell'Ambiente Hulot, una decina di ONG chiamano i cittadini alla mobilitazione per una nuova direzione del Governo sui temi ambientali

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Le dimissioni di Nicolas Hulot hanno messo in luce un'emergenza, che riguarda lo scarso impegno sul tema ambientale di Emmanuel Macron. È quel che pensano una decina di ONG che hanno chiamato la cittadinanza alla mobilitazione con un appello su Franceinfo.

Queste dimissioni, sostengono, hanno dimostrato che non esiste "un uomo della provvidenza", anche un ministro dell'Ambiente "determinato" non può vincere contro i poteri forti. Per questo occorre una reazione popolare.

E mentre Macron pensa a un successore del suo popolare ex ministro, il quotidiano Les Echos pubblica la notizia dell'esistenza di un rapporto segreto, commissionato dai Ministeri dell'Ambiente e dell'Economia, i cui risultati suggerivano la costruzione di sei nuovi reattori nucleari a partire dal 2025, per mantenere occupazione e assicurare il futuro energetico del Paese. Un documento indigesto a Hulot. E che potrebbe prefiguare future scelte governative in materia di energia.

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