La misura annunciata dal Presidente Erdogan dopo la crisi valutaria della lira scatenata dalla decisione del Presidente Trump d aumentare le sanzioni e istituire dazi alle importazioni di prodotti turchi negli Stati Uniti.
Dopo il crollo di venerdi, la Lira turca tira un sospiro di sollievo, nonostante le tensioni sui mercati - leggi Stati Uniti - siano ancora forti.
E questo nonostante le misure adottate dalla Banca Centrale turca per frenare le vendite allo scoperto. Molti turchi hanno risposto positivamente all' appello di Erdogan a vendere i propri risparmi in dollari in cambio di lire.
Una crisi, quella della valuta turca, che si è scatenata all'indomani della decisione di Washington di aumentare i dazi su acciaio e alluminio e di adottare nuove sanzioni contro Ankara. Una misura che ha scatenato l'ira di Erdogan che, per tutta risposta, ha firmato il decreto che rialza i dazi su alcuni prodotti di importazione Usa, tra i quali automobili, alcol e tabacco. In precedenza aveva annunciato il boicottaggio dei prodotti elettronici statunitensi: niente più i-Phone, targati Apple dunque, ma solo i coreani Samsung o i Vestel, prodotti in Turchia.